Sonia Migliore ha inteso esternare le sue considerazioni sulla vicenda Università a Ragusa, in particolare ha voluto focalizzare gli aspetti della complessa vicenda che vede la ex Provincia, ora Libero Consorzio, recedere arbitrariamente e unilateralmente dalla compagine societaria
Con una nota inviata ai vertici dell’UDC, al Presidente Nazionale, on. Gianpiero D’Alia, al Segretario Regionale, sen. Giovanni Pistorio, al Presidente dell’ARS, on. Giovanni Ardizzone, al Vice Presidente della Regione, Assessore Patrizia Valenti, all’Assessore Regionale UDC, Nico Torrisi, al gruppo parlamentare regionale UDC, al Deputato Regionale, on. Orazio Ragusa e al Segretario Provinciale Pinuccio Lavima, la Migliore evidenzia i fatti e gli atti incomprensibili e assolutamente inaccettabili che l’azione amministrativa e “politica” del commissario straordinario della ex Provincia di Ragusa sta mettendo in atto nel nostro territorio ed in merito all’ Università degli Iblei.
Il Consorzio Universitario di Ragusa è, assieme alla legge su Ibla, la più splendida intuizione che la classe politica del nostro territorio ha espresso già dal 1993: una scelta encomiabile e lungimirante che ha puntato e comportato un enorme investimento nella nostra provincia in termini di risorse economiche ed umane.
Una splendida realtà che, fra mille battaglie, controversie, errori commessi e soluzioni trovate, ha reso Ibla sede dell’unica Facoltà di Lingue Orientali da Napoli in giù, corredata da un ingente patrimonio strutturale a Ibla: la chiesa di Santa Teresa, l’ ex distretto militare, palazzo Castillett, laboratorio linguistico e quant’altro, tutti restaurati e adibiti a sedi universitarie e casa dello studente.
Quindi decine di milioni di euro sono stati spesi dalla nostra collettività per l’amore di avere una ricaduta culturale, sociale ed economica nel nostro territorio, nonché un grande sbocco per gli studenti iblei e le loro famiglie, incidendo anche sull’occupazione territoriale in quanto 29 lavoratori oggi “sopravvivono”, con un grande impegno ed un minimo stipendio (circa € 900,00 mensili) grazie al loro lavoro presso il consorzio. Consorzio che, badate, è l’unico soggetto giuridico abilitato alla gestione della Struttura didattica speciale di Lingue Straniere dell’Università di Catania, con cui comune e Provincia hanno rapporti contrattuali fino al 2035.
Oggi si vede il Commissario recedere dal Consorzio universitario con i poteri del consiglio adducendo motivazioni tecnico-giuridiche assolutamente inesistenti a seguito dell’approvazione della legge regionale n. 8/2014 che istituisce i Liberi Consorzi dei Comuni ed in violazione della stessa legge che all’art.1- comma 6 – stabilisce testualmente: ”nelle more dell’approvazione della legge di cui all’art. 2, i Liberi Consorzi continuano ad esercitare le funzioni già attribuite alle Province regionali mantenendo la titolarità dei relativi rapporti giuridici”.
A sostegno di tale tesi, si ricorda anche l’ ODG che l’assemblea Regionale ha prodotto il 6.3.2014 e accettato dal Governo l’11.3.2014 il cui contenuto è teso ad impegnare il governatore Crocetta “ad intervenire tempestivamente nei confronti dei Commissari straordinari delle province di Trapani e Ragusa, perché gli stessi revochino immediatamente i recessi formulati dai rispettivi Consorzi universitari, ripristinandone i vincoli di natura giuridico-contrattuale e garantendone il sostegno economico”. Sostegno economico che è stato garantito dall’ art.7 della legge regionale n. 5 del 28.1.2014 che “al fine di garantire per l’anno 2014 il funzionamento delle province, stanzia 20 milioni di euro destinati alle spese per i servizi socio-assistenziali in favore dei disabili, per garantire il diritto allo studio, il FUNZIONAMENTO dei Consorzi universitari e il pagamento al personale”.
A riprova di tutto quanto espresso e nel rispetto della legge e dell’ODG regionale, il Commissario straordinario della provincia di Trapani ha subito provveduto, con delibera n. 2 del 18.4.2014, a “Revocare in autotutela il recesso dal consorzio universitario della Provincia di Trapani” e con successiva delibera n 34 del 7.5.2014 “ha impegnato le somme dovute al Consorzio stesso”.
GRAVISSIMO appare che il commissario di un ente debitore nei confronti del Consorzio universitario di Ragusa per oltre € 800.000,00, non solo agisce e delibera in disprezzo delle normative da adottate, ma pure dichiara, a fronte di diffide del Comune di Ragusa e dell’intero Consiglio Comunale a revocare il recesso, “DI NON AVERE ALCUNA INTENZIONE di procedere alla REVOCA in AUTOTUTELA dal RECESSO dal Consorzio Universitario “.
Un atteggiamento che Sonia Migliore giudica inammissibile e che l’UDC non deve tollerare. Si chiede quindi al Partito di intervenire per l’immediata sostituzione del Commissario con persona del territorio e che possa agire in difesa e tutela dello stesso.
La posizione del consigliere comunale dello Scudo Crociato, forte ed accorata, come più volte espressa pubblicamente ed in Consiglio comunale, diventa anche una pregiudiziale politica e partitica, perché non può essere tollerato che il partito continui a mantenere la posizione di un commissario che con un colpo di penna massacra gli sforzi ventennali di una intera comunità e classe dirigente.
I vertici nazionali, regionali e provinciali del Partito di Casini hanno preso atto della lettera aperta dell’accorato appello di Sonia Migliore, a nome dell’UDC di Ragusa e condividono in pieno le preoccupazioni sulla delicata vicenda a difesa della presenza Universitaria nella città di Ragusa.
Nella nota di risposta D’Alia, Pistorio e Lavima hanno assicurato l’intenzione di dare seguito alle istanze del territorio per difendere le prerogative e la presenza dell’Università a Ragusa in modo diretto e convinto, come del resto concreto è stato sempre l’impegno dell’UDC che ha sostenuto e difeso il Deputato Regionale Orazio Ragusa, nella qualità anche di componente il Consiglio del Consorzio.
La battaglia per l’Università a Ragusa diventa, quindi, battaglia del partito, all’ARS e al Governo dell’isola, a tutela e garanzia delle legittime rivendicazioni di questo territorio.