Per una coincidenza del destino, proprio nel giorno dell’operazione “Action day furti di metalli” che si è svolta contemporaneamente in diversi Stati aderenti all’U.E., e disposta dalla Direzione Centrale Anticrimine del Ministero dell’Interno che prevede iniziative di prevenzione e contrasto al fenomeno relativo al furto di rame e, così come concordato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza presieduto dal Prefetto di Ragusa, la Polizia di Stato ha effettuato il più consistente sequestro, sinora mai registrato per la provincia di Ragusa.
5490 kg di rame sono stati sequestrati al termine di indagini e accertamenti, effettuati dalla Polizia di Stato di Vittoria e svolti presso un impianto autorizzato allo smaltimento e al recupero di metalli, sito alla periferia di Vittoria.
Dalla consultazione dei registri dell’impianto si è scoperto che con cadenza giornaliera, rottami di rame venivano conferiti, in quantità variabile presso la struttura.
Continuando l’ispezione, i poliziotti hanno trovato, all’interno di una vecchia cisterna di forma circolare, nascosta da carcasse di automobili, centinaia di chili di rame, per la precisione 3300 kg, in forma di matasse di cavo, utilizzato per le elettrocondutture.
Con l’aiuto di personale dell’Enel distribuzione, si è poi scoperto che i cavi appartenevano proprio all’Enel, azienda ai danni della quale i furti di rame sono all’ordine del giorno e hanno portato ad enormi disagi che vanno dai rischi per le persone e per la sicurezza della viabilità, ai disagi per la mancanza di fornitura elettrica che ha interessato in passato intere contrade.
Oltre a questi cavi di rame in matassa, sono stati inoltre rinvenuti in quattro grandi sacchi, altri cavi di rame con rivestimento butilico per le condutture elettriche degli impianti civili pubblici e privati.
Tutto il materiale era in perfette condizioni e immediatamente utilizzabile.
Il riciclaggio del rame in forma illecita sta diventando un fenomeno dilagante, anche per le elevate quotazioni del rame che si aggirano dai 4 a 5 euro al kg.
Gli agenti della polizia, dopo aver sequestrato tutto il materiale che si ritiene sia di provenienza furtiva, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria per ricettazione, il legale rappresentante della società proprietaria del centro di raccolta,cinquantunenne vittoriese .
Le indagini continuano per accertare eventuali altri illeciti e per individuare i responsabili del conferimento illecito del rame.