L’esperimento Culturale-Artistico “Da donna a donna” tra l’artista Milena Nicosia e lo spazio Korè in via Archimede, 80 a Ragusa è stato un successo che ha superato le aspettative.
Il connubio tra la pittura di Milena e gli oggetti d’arte e design di Korè è stato molto apprezzato, tanto che le opere dell’artista resteranno in permanenza con dovute variazioni espositive, inoltre è possibile instaurare un dialogo progettuale site specific con l’artista.
Ci sono case che vogliono avere un’anima affine a chi le abita e lasciare un segno di ammirazione in chi le frequenta dall’esterno. E questo sarà possibile soltanto attraverso l’arte. Chi può avere una sensibilità maggiore? Un gusto più raffinato e un valore che duri nel tempo se non qualcosa fatto d’arte?
Le collezioni che l’artista Milena Nicosia presenta sono svariate: “Ghiaccio e Cenere”, “Anima di terra”, “Paesaggi della mente”.
“Ghiaccio e Cenere” in cui le opere risalgono la corrente dei ricordi del vissuto e lo descrivono tramite oggetti intimi di uso comune. Simbolicamente tramite l’apertura di armadi chiusi, di scatole chiuse, di stanze chiuse, di case chiuse, di pensieri segreti, che contengono attimi fugaci, minuti, ore, giorni, mesi, anni, sguardi, parole, carezze, schiaffi, pianti, risate, le scarpe o le chiavi di tutta una vita che hanno segnato l’apertura e la chiusura di porte importanti.
La sintesi rigorosa e metafisica ha un significato alchemico: il bianco è l’assenza di colore quindi l’assenza di vita, esso bruciante come il gelo e limpido come il ghiaccio si contrappone al nero che nasce dal fuoco (carbone) e porta con se il calore da cui è stato pervaso. Nelle opere si plasmano insieme calore e gelo, la luminosità dell’Essere e il buio del non Essere. La tecnica si ispira alle sperimentazioni fotografiche di Man Ray (alle Rayografie) ma con le differenze date dalla materia pittorica e non fotografica. Si ispira anche al reperto archeologico, al ritrovamento immaginario delle “spoglie” di una donna universale con le proprie storie esistenziali ed umane.
Tecnicamente le opere nascono da depositi di polvere di colore, caduto, appoggiato o soffiato su una superficie e trattata come un affresco.
“Anima di terra”, in cui predomina il colore della terra rossa di Sicilia. Nell’alchimia che riconduce la terra all’ umanità e l’umanità alla terra, si crea un legame indissolubile con questo elemento, specie a contatto con il suo odore, con il suo colore e calore, con la natura che si è radicata in lei fatta sia di erbacee, sassi, spine, foglie, fiori, insetti, animali ma anche di uomini che la rendono fertile e di donne che ne sublimano le bellezze e le bontà.
L’anima non può fare a meno di impregnarsi di terra.
Nelle opere vi è un’immersione panica in questo elemento vivo e vibrante, infatti tutto fluttua come in un potente campo energizzante.
Inoltre per realizzarla è stato utilizzato il cacao in polvere invece del pigmento tradizionale anche per accentuare la suggestione infantile che lega le opere, a ritroso, a questo stadio della vita, con ricordi legati al sapore, all’odore e al colore del cioccolato e di conseguenza al calore materno, alle risate tra amici, a tutti gli affetti che sono la linfa vitale di ognuno di noi.
“Paesaggi della Mente”, paesaggi immaginati, cristallizzati, luoghi che la mente ricrea attraverso la percezione visiva e l’esperienza visiva. Possono essere legate a visioni reali aiutate dalla magia della pittura, dalle macchie di colore che si sovrappongono e costruiscono da sole dentro il quadro. I colori sono utilizzati per sovrapposizione e macerazione, sulla superficie essi respirano, si allargano, esplodono e modellano la forma del paesaggio.