La prevista riunione dei capigruppo consiliari per ascoltare, con la presenza del Sindaco, i tredici lavoratori dell’ormai famigerato ‘Allegato C’ del bando di gara per il servizio semestrale della raccolta dei rifiuti urbani, si è trasformato in una mega assemblea di operatori ecologici, rappresentanti sindacali e consiglieri comunali, servita solo per permettere ai lavoratori di esprimere le riserve e il malcontento sulle procedure in itinere per il servizio di nettezza urbana.
In termini sostanziali una riunione che non poteva avere esiti, la presenza di attori diversi era solo ‘politica’, restando in carico all’amministrazione le decisioni sull’iter che si ritiene più funzionale per la città.
Il dato emerso, su cui le opposizioni faranno leva per il ruolo che rivestono, è la richiesta di esponenti diversi di annullare il bando, per motivi differenti che, solo in qualche caso, sono condivisi. Il Sindaco si è mostrato convinto nel difendere l’operato della Giunta, altrimenti non poteva essere, se non ammettendo un fallimento delle politiche ambientali con l’obbligo di ricorrere ad un’altra proroga che costituirebbe l’ennesima forzatura di una attività amministrativa che stenta a prendere il largo, impantanata in una serie di servizi e di gestioni da rinnovare, in totale auspicata discontinuità con il passato.
La presenza in Giunta, fino a pochi mesi fa, del prof. Conti, riconosciuto esperto in materie ambientali, non è servita a facilitare un percorso che, alla luce di quanto emerso, comunque, nella riunione odierna, richiede assoluta chiarezza di norme e trasparenza massima nelle procedure di un bando che deve contenere regole non vessatorie ma che devono essere rispettate.
In sintesi, il nuovo bando garantisce il posto di lavoro, a tempo indeterminato per 165 lavoratori, attualmente impegnati nel servizio, alle dipendenze della ditta Busso. Di questi, 138 lavorano a tempo pieno, 26, dei 37 originariamente previsti dal servizio, sono part time. Un allegato, cosiddetto C, comprende un elenco di lavoratori, precisamente tredici, assunti unilateralmente dalla ditta Busso, al di fuori del capitolato del Comune, per cui, considerata l’esperienza acquisita nel cantiere di Ragusa, si prospetta un percorso preferenziale per l’assunzione fra i 165, per normale turn over.
Una ipotesi scaturita dopo contatti bilaterali con una sola sigla sindacale, la CGIL, non condivisa dagli altri sindacati, nemmeno dal gruppo consiliare del PD che vorrebbe analizzare meglio tutta la vicenda, considerando questi lavoratori dipendenti della ditta Busso che la stessa può impiegar in altri cantieri.
La causa di questi tredici lavoratori è stata, invece, abbracciata dagli altri consiglieri di opposizione che sono per la tutela incondizionata dei livelli occupazionali.
Per il resto, dalla riunione è emersa una frattura profonda all’interno dei lavoratori della ditta Busso, la cui rappresentanza sindacale è estremamente frazionata, con una sofferenza particolare della CGIL che, per motivi ancora tutti da verificare, ha visto, nei ultimi tempi, ridurre il numero di iscritti.
Su questo scenario si inseriscono non meglio definiti rapporti i cui contorni dovrebbero essere meglio delineati, con elementi che sono contemporaneamente rappresentanti sindacali, dipendenti della ditta e, secondo alcuni lavoratori, difensori delle istanze della ditta Busso.
In riunione sono state evidenziate questioni del tutto interne, relative agli orari, ai livelli, alle mansioni, allo straordinario, alle preoccupazioni per un appalto semestrale che potrebbe non interessare alcuna ditta con conseguente inevitabile proroga alla ditta Busso che, secondo alcuni, potrebbe perseguire questo fine, ritenuto, al momento, il più conveniente.
L’impressione è quella di una vicenda amministrativa solo agli inizi, nelle more di una stabilizzazione del servizio occorrerebbero maggiori controlli, perché molte cose sfuggono ai dettami del capitolato attuale e delle normative di Legge.
La città, sostanzialmente, gode di un livello di pulizia accettabile, che si raggiunge grazie all’infaticabile ed incontestabile professionalità dei lavoratori che svolgono il servizio in maniera inappuntabile.
Ma occorrono seri controlli sugli orari di conferimento nei cassonetti che, spesso si ritrovano colmi poche ore dopo il passaggio del camion raccoglitore, un comportamento dei cittadini che vanifica quello degli operatori. Lo scarso senso civico è riscontrabile anche nel disuso diffuso dei contenitori per la differenziata che ha trasformato il centro storico in un paese punteggiato da fragili sacchetti multicolori, per diverse ore del giorno, con punti di raccolta che si trasformano in piccole discariche a cielo aperto.
Tutte queste sono regole che, se osservate, andrebbero incontro all’impegno della ditta, ma ci sono altre cose per cui la stessa dovrebbe maggiormente adeguarsi e renderne conto.
Aumentano sempre più i cassonetti in condizioni precarie, con sistema di apertura spesso inutilizzabile e coperchi distrutti. Il regolare ciclo di lavaggio è ormai saltato da tempo, con dei cassonetti al limite del fatiscente, inavvicinabili perché maleodoranti.
Circolano, inoltre, voci incontrollate, incomprensibilmente non valutate da quanti si occupano di ambiente, sugli impianti dedicati al lavaggio dei mezzi della nettezza urbana che, secondo alcuni, non rientrerebbero nei parametri e nelle normative stabilite dalla legge, per cui sarebbe opportuno che gli organi comunali preposti vagliassero tali situazioni e, soprattutto, verificassero gli standard attuali in uso e quelli da prevedere nei futuri bandi di gara.
Differenziata, i dati di maggio della ditta Busso per i comuni di Ragusa, Monterosso, Giarratana, Acate e Comiso
L’impresa ecologica Busso Sebastiano Srl ha chiuso il mese di maggio con risultati molto interessanti sul fronte della raccolta differenziata....