Dopo aver scontato una lunga pena per una condanna per tentato omicidio, dall’anno scorso Filippo Motta, 38 anni vittoriese, era tornato libero.
Erano però bastate poche settimane perché tornasse di nuovo a delinquere, nonostante i limiti impostigli dalla misura di prevenzione, rubando delle monete da collezione ad una abitazione del centro.
Dopo quest’episodio, era stato condannato ad un anno e due mesi di reclusione per furto aggravato, guida senza patente e violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale di P.S.
Dopo alcuni mesi in carcere, Filippo Motta, era stato inviato agli arresti domiciliari, con il divieto di allontanarsi dall’abitazione e di comunicare con persone diverse da quelle che con lui coabitano.
Anche queste restrizioni venivano mal sopportate da Motta, più volte sorpreso a contravvenire alle prescrizioni parlando con soggetti con cui non avrebbe dovuto, che riceveva in casa.
Nel pomeriggio di domenica scorsa, gli agenti della Polizia di Vittoria lo hanno sorpreso fuori dalla sua abitazione, sul lato opposto della strada, intento a conversare con un pregiudicato.
Ieri pomeriggio la decisione del Tribunale di Ragusa, che con provvedimento ha revocato gli arresti domiciliari disponendo la custodia in carcere di Filippo Motta che è stato condotto presso la Casa circondariale di Ragusa.