Mega rissa al bar per un pasticcino a Ragusa tra albanesi e italiani. Sono rimaste ferite 3 persone. Una cliente estranea ai fatti, prova a separare il gruppo e riporta ferite permanenti al viso. La Polizia di Stato analizza i video, ascolta tutti i testimoni e denuncia albanesi ed italiani: C.F. ragusano di 28 anni, A.V. albanese di 20 anni e Z.V. albanese di 27 anni per rissa aggravata dal fatto che sono state utilizzati bastoni come armi ed in tre sono rimasti feriti. I fatti sono avvenuti il 16 aprile ed era un normalissimo mercoledì dopo un pranzo (con qualche brindisi in più) andato per le lunghe in un ristorante di Ragusa luogo scelto dal festeggiato per il compleanno. Un giovane albanese con diversi amici ragusani e connazionali è andato a mangiare un dolce presso un bar-pasticceria a Ragusa e dopo aver consumato e pagato, uno dei partecipanti alla festa si è lamentato. Prima le lamentele all’interno del gruppo di amici, poi solo con alcuni, ma tra questi vi era il fratello del titolare che chiaramente prendeva le difese. All’invito di andare alla cassa per avere la restituzione dei soldi e non tornare più, il giovane albanese non pago dell’offerta fatta, ha continuato a insultare e minacciare il fratello del titolare. Il passaggio dalle parole ai fatti è stato rapidissimo, poche decine di secondi e la lite tra i due scoppia in modo furibondo. Il titolare ha cercato di sedare gli animi aiutato da diversi presenti ma per tutta risposta altri 2 si inseriscono nella lite e tutto si trasforma in rissa. Tra i giovani che tentavano di dividere il gruppo, anche una donna che nel provare a far desistere l’accalorato fratello del titolare, è stata sbattuta a terra proprio dall’amico che voleva salvare, riportando una ferita lacero contusa al viso che lascerà una cicatrice permanente. Durante le fasi della rissa in tre hanno riportato ferite ed è dovuta intervenire anche un’ambulanza. La rissa nelle more dell’arrivo della Polizia (chiamata in ritardo) si protraeva e solo un folto numero di clienti abituali è riuscito a mettere in fuga il gruppo di albanesi che non contenti di quanto fatto giuravano vendetta. Dopo pochi secondi da quando la rissa era terminata, gli albanesi sono tornati sul posto ed armati di bastoni in legno sono entrati dentro il bar colpendo ripetutamente i due fratelli e ferendoli nuovamente. Anche in questo caso l’energica spinta di un avventore ha permesso di allontanare i giovani che per ulteriore vendetta hanno provato a distruggere la vetrata d’ingresso con un trespolo in ferro. Le immagini immediatamente acquisite dagli investigatori della Squadra Mobile erano più che eloquenti, così come le responsabilità del gruppo. La cosa invece che ha destato grande stupore sono state le motivazioni del lite prima e della rissa dopo. Tutto quanto è accaduto solo perché un albanese non ha gradito il pasticcino che aveva consumato e nonostante l’invito a recarsi alla cassa per la restituzione del denaro non si è accontentato dovendo per forza arrivare alle mani. L’esame dei video da parte della Polizia di Stato è durato diversi giorni. Una volta individuati tutti coloro che avevano avuto parte attiva nella rissa ed esclusi gli avventori che avevano tentato di sedare gli animi, il problema era quello di trovare gli albanesi che non risultavano essere inseriti in banca dati. Dopo diverse ricerche in zona il personale della Squadra Mobile li ha notati nei pressi di Piazza San Giovanni e ha proceduto all’identificazione. Uno degli albanesi era già stato denunciato dalla Squadra Volanti per porti d’armi ed oggetti atti ad offendere (nel caso di specie un coltello) ma aveva fornito false generalità, elemento che ha inizialmente complicato le indagini. Dai controlli incrociati e dall’esame delle testimonianze è stato possibile individuare i responsabili della rissa che messi davanti all’evidenza dei fatti (il video) non hanno potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità. Italiani ed albanesi sono stati quindi condotti negli uffici della Squadra Mobile di Ragusa per l’identificazione, elezione di domicilio e nomina del difensore. Al termine dei rilievi fotosegnaletici da parte della Polizia Scientifica tutti sono stati rimessi in libertà e dovranno rispondere del reato di rissa aggravata.