Alessandro DI Battista, cittadino parlamentare del Movimento 5 Stelle si può considerare un astro emergente della formazione politica di Beppe Grillo, considerato il livello politico non eccelso della maggior parte degli esponenti della nuova forza politica italiana.
In virtù di tale considerazione, è stato fra i protagonisti dell’’’Agorà a 5 Stelle’’, la manifestazione tenutasi a Ragusa, alla fine del mese di luglio, per celebrare il primo compleanno dell’amministrazione grillina a Ragusa.
Grande accoglienza e, com’era naturale, grande voglia di essere immortalato con l’ospite da parte di diversi consiglieri comunali di Ragusa.
Il grande amico dei ragusani è, in questi giorni, nell’occhio del ciclone, protagonista sulle prime pagine della stampa nazionale, per alcune dichiarazioni che hanno lasciato il segno, come talvolta accade quando parla un grillino.
In un post sul blog di Grillo, Di Battista fornisce la sua personale opinione sul terrorismo in genere e sulla “logica politica” dei miliziani dell’Isis
Il messaggio di Di Battista (che ha sottolineato come “l’obiettivo politico dell’ISIS, ovvero la messa in discussione di alcuni stati-nazione imposti dall’occidente dopo la I guerra mondiale ha una sua logica”) è stato unanimemente condannato, da destra e da sinistra.
“Game over per la credibilità e per il margine di tollerabilità del Movimento 5 Stelle. – è il giudizio severo della parlamentare di Forza Italia Daniela Santanchè – Vergogna è la sola parola corretta che si può utilizzare nei confronti di Di Battista e delle sue dichiarazioni”.
“Le parole del senatore Di Battista non vanno sottovalutate perché rappresentano un pericolo per la tenuta di principi sui quali non si può transigere, e anche perché delineano un indirizzo preoccupante della politica estera del M5S”, afferma Debora Serracchiani del PD.
Dura Nunzia De Girolamo, presidente dei deputati Ncd: “Mentre migliaia di uomini sono trucidati, bambini rapiti e donne massacrate, Di Battista cerca il suo momento di notorietà. Fa pena la sua ignoranza, indigna la sua arroganza”.
Tranchant il senatore di Forza Italia Francesco Giro: “Le dichiarazioni di Di Battista sono stupide e inutilmente provocatorie. Fanno parte del personaggio. Spiace perché sono parole che giungono nel giorno in cui si celebrano i funerali del giovane fotoreporter Camilli che con i suoi reportage ci racconta la tragedia di Gaza attraverso storie anche piccole e minute di uomini donne e ragazzi che vivono con grande dignità e coraggio la loro tragedia con la speranza nel cuore di giustizia e pace”.
Parole di condanna anche da Stefano Pedica del Pd che sottolinea: ‘’Al delirio grillino non c’è mai fine’’.
Dello stesso avviso Antonio De Poli dell’Udc: “Giustificare il terrorismo è un gesto di ignoranza che ferisce la comunità occidentale. Sono parole vergognose. I peggiori complici dei terroristi sono quelli che pensano di giustificare l’orrore della violenza attribuendo ad essa una finalità storica positiva. I tuttologi cinque stelle si fermino a riflettere, una volta tanto”
Irriferibili i giudizi espressi sui social network.
Ma quali sono le parole e le opinioni che hanno scatenato tali reazioni ? Ecco cosa ha detto Di Battista:
“L’obiettivo politico (parlo dell’obiettivo politico non delle assurde violenze commesse) dell’ISIS, ovvero la messa in discussione di alcuni stati-nazione imposti dall’occidente dopo la I guerra mondiale ha una sua logica”. “Il processo di nascita di nuove realtà su base etnica è inarrestabile sia in Medio Oriente che in Europa. Bisogna prenderne atto e, assieme a tutti gli attori coinvolti, trovare nuove e coraggiose soluzioni”.
Di Battista dice anche:
‘’Dovremmo smetterla di considerare il terrorista un soggetto disumano con il quale nemmeno intavolare una discussione. Questo è un punto complesso ma decisivo. Nell’era dei droni e del totale squilibrio degli armamenti il terrorismo, purtroppo, è la sola arma violenta rimasta a chi si ribella. E’ triste ma è una realtà. Se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato a distanza io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche nonviolente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana. Non sto ne giustificando né approvando, lungi da me. Sto provando a capire. Per la sua natura di soggetto che risponde ad un’azione violenta subita il terrorista non lo sconfiggi mandando più droni, ma elevandolo ad interlocutore’’
Nelle sue dichiarazioni il senatore del Movimento 5 Stelle si spinge anche a trattare temi che sono il pane quotidiano per i ‘’cultori del complotto’’, parla dell’11 settembre e dice:
‘’L’attentato alle Torri Gemelle fu una panacea per il grande capitale nordamericano. Forse anche a New York qualcuno “alle 3 e mezza di mattina rideva dentro il letto” come capitò a quelle merde dopo il terremoto a L’Aquila. Quei 3.000 morti americani vennero utilizzati come pretesto per attaccare l’Afghanistan, un paese con delle leggi antitetiche rispetto al nostro diritto ma che con il terrorismo internazionale non ha mai avuto a che fare’’
E ancora, sui miliziani dell’ISIS, si spinge in un paragone con l’ex segretario di Stato americano Colin Powell:
‘’A questo punto mi domando quanto un miliziano dell’ISIS capace di decapitare con una violenza inaudita un prigioniero sia così diverso dal Segretario di Stato Colin Powell, colui che, mentendo e sapendo di mentire, mostrò una provetta di antrace, fornitagli da chissà chi, per giustificare l’imminente attacco all’Iraq’’.
Nel rispetto delle idee di ciascuno, è lecito chiedersi come la pensano gli amici e i compagni del Movimento, i consiglieri comunali di Ragusa che lo hanno trionfalmente accolto nella nostra città ?