La Polizia di Stato di Ragusa – Squadra Mobile Sezione Reati Conto la Persona – ha individuato e denunciato due minori che questa estate hanno commesso diversi reati ai danni di una coetanea. La giovane ragazzina, come la maggior parte dei ragusani, si era trasferita al mare appena finita la scuola.
Da quel giorno per lei è iniziata un’estate infernale. Forse invidie, forse torti subiti, forse un “mi piace” sui social network in più, in pratica senza alcun motivo o meglio per futili motivi, la ragazzina è diventata bersaglio di due coetanee che come lei vivevano a Marina di Ragusa per l’estate. Dapprima minacce in chat private sui social, poi insulti nei commenti di altre ragazze (magari velati senza scrivere il nome ma tutti gli amici, tutti quelli che leggevano sapevano a chi fossero indirizzati), poi però gli sguardi di minaccia quando si incontravano in piazza, fino a quando una sera, un pugno è stato sferrato dritto in faccia e ha procurato alla ragazzina lesioni personali con diversi giorni di prognosi.
Addirittura si è passati alle minacce agli amici, a quelli che in teoria volevano difendere la loro compagna di comitiva, ma la risposta delle due “bulle” è stata “voi fatevi i…vostri, non vi intromettete lei è…”. E quindi sempre insulti, sempre minacce ma il motivo preciso non si sa. Un giorno la minore, vincendo le sue paure, ha confessato tutto ai genitori. Dopo aver vinto la paura, in compagnia dei genitori, la vittima si è recata presso gli uffici della Squadra Mobile.
Dalle descrizioni, esami dei profili sui social network e brevi indagini si è risalito all’identità delle due minorenni responsabili dei reati commessi, ovvero lesioni personali, ingiurie, minacce e diffamazione. Le due “bulle” sono state convocate insieme ai genitori per gli atti di Polizia Giudiziaria a loro carico e presto verrà celebrata l’udienza davanti al giudice presso il Tribunale dei Minorenni di Catania.