Le sedute del consiglio comunale di Chiaramonte riservano sempre delle sorprese: anche ieri sera, infatti, nonostante si prevedesse una seduta tutto sommato ordinaria, l’opposizione ha stupito tutti con una mossa a sorpresa, abbandonando l’aula e facendo di conseguenza mancare il numero legale per la votazione delle variazioni all’assestamento di bilancio. Così come previsto dal regolamento, la seduta è stata sospesa per un’ora e poi rinviata a stasera alle ore 18.00. Anche il presidente del consiglio, Paolo Battaglia, ha abbandonato l’aula, attirandosi parecchie critiche da parte della maggioranza. Il vice presidente Luigi Stamilla, facendo le veci del presidente Battaglia, non ha potuto fare altro che constatare il numero insufficiente di consiglieri per continuare la seduta, dichiarare il consiglio chiuso e rinviarlo a stasera. Ma procediamo con ordine.
La seduta si apre con un’interrogazione presentata dal gruppo “Cambiare per Crescere” al Presidente Paolo Battaglia, letta da Luigi Stamilla, in cui si chiede perché non sia stato allegato all’ordine del giorno anche la richiesta della nomina dei revisori dei conti. Inoltre, chiede perché il presidente non abbia risposto in merito ad una richiesta di differimento della seduta del 2 settembre. Il presidente dichiara che a breve risponderà per iscritto alle interrogazioni presentate. Successivamente, si passa al punto sulle variazioni all’assestamento di bilancio. L’assessore Salvatore Vargetto, dopo aver ringraziato il collegio dei revisori dei conti (presto, infatti, verranno cambiati), spiega: “Ci siamo ritrovati a fare un assestamento facendo i conti con minori trasferimenti da parte dello Stato, minori di quelli previsti. Abbiamo mantenuto voci essenziali come l’assistenza economica, riuscendo a mantenere il capitolo coperto per gli ultimi due mesi dell’anno”.
Prende la parola il consigliere Antonella Occhipinti (PD): “Ci siamo ritrovati a prendere atto dei numeri e dei tagli e del fatto che il contenuto degli orientamenti dei consigli comunali non viene preso in considerazione. Ci si dice che noi dell’opposizione denigriamo la città, che siamo cattivi, che si vuole solo addossare le colpe al sindaco. I soldi relativi al mese di novembre per l’assistenza economica potevano essere recuperati dal fondo di riserva. Ci si dimentica che nel 2008 il consigliere Vargetto propose lui un emendamento simile a quello del PD, togliendo 5 mila euro dal capitolo dell’assistenza economica ma non per destinarli agli studenti universitari, ma per compare gli arredi della stanza dell’allora presidente. Quindi questo atteggiamento è inutile, perché smentito dai fatti. Nel 2010 vennero prelevati 4 mila euro di contributo economico straordinario per la manutenzione delle strade. Non è vero che questo è un problema, è stato creato ad hoc. In realtà non si vuole considerare la volontà del consiglio”.
Il consigliere Vivera (Cambiare per Crescere) interviene, dichiarando in sostanza che “Il passato è passato”, mentre il consigliere Giuseppe Nicastro (Lista Salvatore Nicosia) dichiara: “E’ vero che ci sono stati dei tagli dallo Stato, ma c’è stato anche un aumento delle tasse. Il fatto è che ci sentiamo presi in giro. Nessuno degli emendamenti proposti dall’opposizione è stato preso in considerazione. L’opposizione aveva dato delle indicazioni ma si è preferito fare altro”. Il consigliere Nicastro chiede anche un parere tecnico al dottor Franco Cardaci: “Nell’ipotesi in cui non si approvino le varianti si può definire un bilancio assestato?”.
Cardaci, risponde che il bilancio è in equilibrio. In caso di non approvazione delle varianti, in sostanza dal punto di vista amministrativo non si corre alcun pericolo. In ogni caso, si può sempre assetare in fase di rendiconto di gestione. Nicastro chiede cinque minuti di sospensione al presidente che vengono accordati. Al rientro, Antonella Occhipinti sembra voler aprire uno spiraglio alla maggioranza: “Ricordo bene che nell’ultima riunione prima del consiglio avevamo preso l’impegno di essere aperti nei confronti della maggioranza. Nonostante il fatto che ai nostri emendamenti non è stato dato seguito, analizzando i numeri e i prospetti, vorremmo chiedere al capogruppo di Cambiare per Crescere un incontro anche stasera, se il presidente è d’accordo”.
Il presidente dà il suo assenso e Giovanni Morreale (Capogruppo Cambiare per Crescere), chiede un’altra sospensione, che viene accordata. Al rientro, l’assessore Vargetto prende la parola: “Notizio il consiglio sul fatto che le variazioni fatte sono tecniche e non prevedono margini di nessun tipo. I 16 mila euro del capitolo assistenza sono al centesimo. E tanto per far un altro esempio, per Natale abbiamo riservato solo 4 mila euro”. Luigi Stamilla, dichiara: “Rifiutiamo la proposta dell’opposizione e chiediamo che si proceda alla votazione”.
Antonella Occhipinti, annuncia: “Vedo che l’assessore Vargetto ha svestito i panni di politico per mettersi quelli di tecnico. Riteniamo che non ci sono i presupposti per restare in aula, perché sapevate dei tagli già da fine ottobre e non avete avuto l’accortezza di avvisarci e trovare una soluzione condivisa”. A questo punto, tutti i consigliere di opposizione lasciano l’aula, compreso il presidente Battaglia. L’uscita sorprende tutti, tanto che l’impressione che si ha è quella di non aver minimamente previsto tale mossa.
Il segretario comunale, Maria Grazia D’Erba, prende atto che non vi è più il numero legale. Per essere legale, infatti, la seduta di ieri doveva avere otto consiglieri in aula. Ieri sera, erano presenti dopo l’uscita delle opposizioni solo i consiglieri del gruppo Cambiare per Crescere (Vivera, Morreale, Pastorello, Brullo, Lauria, Stamilla, Savasta). All’opposizione, invece, mancavano due consiglieri, Cutello e Picone.
Giovanni Morreale, dichiara: “Visto che è stato convocato un consiglio d’urgenza, penso che possiamo votare lo stesso”. Il consigliere Stamilla fa le veci presidente del consiglio (in quanto vice presidente) e fa una proposta: “Non verifichiamo il numero legale”. Ma la dottoressa D’erba, a cui viene chiesto un parere tecnico, spiega che è impossibile, visto che bisogna prendere atto sia durante l’appello che durante la votazione, della mancanza del numero legale.
C’è qualche minuto di smarrimento e di confusione fra i consigliere di maggioranza ma infine il buon senso prevale. La seduta viene sospesa, così come da regolamento, per un’ora per poi essere ripresa ed essere rinviata di 24 ore. Il vice presidente Stamilla legge una dichiarazione condivisa da tutto il suo gruppo: “Il presidente Battaglia, senza fare alcun cenno o alcuna dichiarazione ha risposto all’invito della Occhipinti ed ha abbandonato l’aula svestendosi così della sua veste di autorità super partes ben conscio che anche la sua assenza è determinante ai fini della regolare continuazione della seduta. Infatti, se fosse rimasto in aula, il numero legale si sarebbe conservato, visto, soprattutto, che fu lui stesso a convocare la seduta in via d’urgenza”. Inoltre, Stamilla continua: “Ritenuta la condotta del presidente contraria ad imparzialità, ma anche a legalità e assai contraddittoria sul perché le opposizioni non sono in possesso dei numeri, si chiede la trasmissione del verbale della seduta, con allegati, all’assessorato Enti Locali”. La seduta viene rimandata a stasera alle ore 18.00.