Passa il nuovo regolamento della tassa di soggiorno al Comune di Ragusa. E, fatto insolito, stavolta maggioranza e opposizione, dopo le consuete schermaglie iniziali, si trovano d’accordo. L’atto (una proposta di iniziativa consiliare presentata dal consigliere Stevanato) viene esitato intorno alle 2 nella notte tra martedì e mercoledì dopo una seduta fiume prima interrotta perché mancavano i pareri dei revisori dei conti. Al ritorno in aula, molti degli emendamenti previsti (56 in tutti quelli presentati) sono stati ritirati per cui l’atto è stato esitato in maniera favorevole con una decina di emendamenti in tutto. Ventidue i “sì” incassati dal nuovo regolamento, compresi, come detto, quelli dell’opposizione che non ha mancato di sottolineare come il confronto, aspro a volte ma anche costruttivo, possa comunque servire a produrre atti importanti per la città. Sono stati esitati in maniera favorevole, infatti, alcuni degli emendamenti proposti dai banchi della minoranza. Nulla lasciava presagire che la sessione dei lavori potesse concludersi alla “volemose bene” dopo che la seduta aveva preso il via con una acerba contrapposizione tra maggioranza e opposizione a cominciare già dal prelievo fatto dall’ordine del giorno proposto dal consigliere Gulino in grado di far valere, come sempre, la forza dei numeri del Movimento 5 Stelle mentre l’opposizione, stizzita, aveva abbandonato l’aula. Infatti, il primo punto all’ordine del giorno era un’altra proposta di iniziativa consiliare presentata nello scorso mese di febbraio dal consigliere Migliore che si è vista sorpassare da quella presentata da Stevanato appena nei primi giorni di novembre. Ne è nata una bagarre in aula risolta con la votazione sul prelievo e l’abbandono temporaneo dei rappresentanti della minoranza. Poi, però, è cominciata la discussione. E, complice anche la tarda ora, il confronto è divenuto meno aspro. Sino a caratterizzarsi per quello che è sembrato essere un ritrovato dialogo tra le parti. Ma fino a quando durerà? E, soprattutto, come cambierà la tassa di soggiorno? Il nuovo regolamento comporta una rideterminazione delle tariffe (allo stato attuale è previsto il pagamento di un euro al giorno per un massimo di 15 giorni di permanenza, a prescindere dalla tipologia della struttura ricettiva) sulla scorta delle stelle che ciascun albergo può vantare. In particolare, i resort di lusso pagheranno per ogni ospite 2,50 euro al giorno, per un massimo di sette giorni (e questa è un’altra novità), gli alberghi a quattro stelle 1,50 euro al giorno, 1 euro al giorno per i tre stelle e alcuni bed & brekfast, una riduzione sino a 0,75 euro per tutte le altre strutture di qualità inferiore. Ci saranno, e questa è un’altra differenza, alcuni periodi dell’anno in cui la tassa di soggiorno non sarà applicata (dal 15 gennaio al 15 marzo e dal 1 novembre al 15 dicembre) per agevolare la destagionalizzazione, mentre, a differenza di quanto accade al giorno d’oggi, i versamenti da parte delle strutture al Comune non saranno mensili ma suddivisi in quattro rate a livello trimestrale, cioè diminuiscono le scadenze. Altra variazione del nuovo regolamento concerne le 14 esenzioni che saranno applicate, tra l’altro, ai minori di 12 anni, ai genitori di persone che soggiornano per motivi di malattia, ai volontari che offrono il proprio servizio nel campo sociale o in quello della Protezione civile, ai partecipanti a progetti universitari, ai componenti di gruppi sportivi, etc. Sarà poi costituita una commissione tecnica (consiglieri e rappresentanti delle associazioni di categoria) che avrà il compito di fornire delle indicazioni all’Amministrazione su come investire meglio i proventi della tassa. L’opposizione, che ha parlato attraverso Migliore, Tumino, Morando e Chiavola, aveva ritenuto poco coerenti, nella fase iniziale del dibattito, le previsioni delle nuove tariffe con un percorso teso ad agevolare il turismo in un momento, tra l’altro, molto delicato, contrassegnato da persistenti venti di crisi. Per la maggioranza, intervenuta con Spadola, Leggio e lo stesso proponente Stevanato, il nuovo regolamento è, invece, la soluzione migliore per eliminare tutti i limiti che quello attuale aveva fatto registrare anche perché il nuovo testo è stato redatto con il conforto dei consigli provenienti dalle associazioni di categoria.