Si è svolta ieri sera nei locali dell’aula del giudice di pace, l’assemblea territoriale della Cna di Chiaramonte Gulfi. Attività svolta nel 2014, programmazione 2015 e integrazione dei componenti del direttivo: questi gli argomenti affrontati dal presidente della Cna chiaramontana, Giampaolo Roccuzzo, dal presidente provinciale Giuseppe Santocono e dal segretario Giuseppe Brullo, intervenuti insieme ai soci all’incontro-dibattito. Tante, tantissime le difficoltà affrontate dalla piccola e media impresa: dalla cronica mancanza di lavoro al difficile accesso al credito, dalla tassazione esagerata alla scarsissima comunicazione con gli enti locali, regionali e statali. Il presidente Roccuzzo, ad apertura incontro, dichiara: “Questa è la mia prima seduta da presidente e sono molto felice. Oggi più che mai, però, abbiamo bisogno di sostenerci a vicenda e di fare associazione. Da un anno esiste la Cna a Chiaramonte: abbiamo intrapreso un cammino con vari intoppi, ma ci stiamo mettendo in carreggiata”.
SANTOCONO: “I FONDI EX-INSICEM DEVONO ANDARE ALLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA”
Il presidente provinciale Giuseppe Santocono, mette in luce alcune problematiche relative alla piccola e media impresa: “La piccola e media impresa, pur rappresentando l’80% del PIL della Regione, non ha ancora una rappresentanza forte. E’ importante cambiare rotta, farci sentire non delegando più agli altri”. Santocono, inoltre, parla di alcuni fondi regionali come gli Ex-Insicem, ancora di incerta destinazione: “La Regione preferisce far tornare indietro i fondi europei piuttosto che darli a noi. I fondi ex-Insicem, perché non vengono erogati? Restano fermi alla Regione solo perché qualche burocrate non si decide? Noi francamente non abbiamo ancora visto tutti i benefici dell’aeroporto di Comiso, eppure, in questi giorni si parla di dare i fondi Ex-Insicem all’aeroporto, magari a qualcuno che li prende e li porta all’estero. Per far decollare l’aeroporto ci vogliono le infrastrutture perché il turista che arriva qui, come fa a muoversi? Per questo dobbiamo far sentire la nostra voce, i fondi devono restare qui”. E sulle iniziative della Cna? Santocono spiega: “A breve faremo dei seminari sulle vessazioni degli enti riscossori. Inoltre, portiamo avanti delle iniziative contro l’abusivismo e la concorrenza sleale. Faremo anche delle azioni per far si che le amministrazioni siano veramente a servizio delle piccole imprese. Non possono cercarci solo nel momento in cui ci sono le votazioni”.
ROCCUZZO: “CHE FINE HA FATTO LA ZONA ARTIGIANALE DI CHIARAMONTE?”
Il presidente Roccuzzo, spiega quali sono state le principali azioni svolte dalla Cna di Chiaramonte durante il 2014: “Abbiamo avuto un incontro con l’assessore Vargetto e il sindaco sulle problematiche relative alla zona artigianale di Chiaramonte che riguardano la pulizia, l’organo direttivo e la commissione, che ormai è decaduta, così come il regolamento. L’assessore è stato disponibile e ci aveva anche detto che esiste un tesoretto per la zona artigianale di circa 16 mila euro. Abbiamo convocato una riunione con i soci per chiedere cosa fare con questa cifra ed è stata anche stilata una lista di interventi. Abbiamo esposto tutto all’assessore, ma sino ad oggi non abbiamo avuto riposta. Al momento, sembra che ci si stia muovendo per fare qualcosa sul regolamento e la commissione”. Altro argomento affrontato riguarda i fondi PAES (piani di azione per l’energia sostenibile): “Su questo argomento ci sono state date rassicurazioni, ma giorno 31 scade il bando. Non si tratta di una grandissima cifra, ma è comunque un buon finanziamento europeo. Noi non abbiamo contezza del piano, chiediamo solo di essere coinvolti”. In merito a questo argomento, è bene precisare che proprio ieri mattina si è svolta una riunione capigruppo in cui è stato proposto un progetto. Si sarebbe trattato, secondo quanto è stato possibile appurare, di un primo incontro di presentazione.
Anche sul discorso TARI, la Cna promette battaglia. Il segretario Giuseppe Brullo, spiega: “Anche sul discorso TARI siamo stati scalzati, in quanto potevano renderci partecipi. Noi chiederemo la detassazione delle aree che producono rifiuti speciali, così come prevede la normativa nazionale. Metteremo in campo tutte le nostre forze. Capisco che i Comuni fanno questo per esigenze di bilancio, ma a noi non interessa. A noi interessa che la normativa venga rispettata. Entro il 31 gennaio presenteremo una richiesta ai Comuni. È importante ricordare che questi rifiuti devono essere smaltiti così come prevede la normativa, per questo la documentazione è essenziale per ottenere la detassazione. Abbiamo fatto richiesta per essere ascoltati ma ad oggi non ci hanno convocati. Non è possibile per le imprese pagare due tasse, una sui rifiuti solidi urbani e una sui rifiuti speciali. Per noi, il regolamento della TARI deve essere rivisto”.
E le prospettive per il 2015? Brullo, spiega: “Intraprenderemo un discorso sullo smaltimento dell’amianto in modo da avere chiarimenti su come effettuare la procedura. Stiamo prendendo delle informazioni. Il problema è che ad oggi non esistono discariche di amianto, ma solo centri di raccoglimento. Effettuando un’apposita richiesta all’INAIL è possibile ottenere un contributo pari al 65% della somma che si è spesa per lo smaltimento”.