Riceviamo e pubblichiamo un articolo scritto da Francesca Cavalieri:
“Da pochissimo tempo si è istituita una nuova associazione “oltre l’ostacolo”, composta principalmente da disabili, ma sostanzialmente aperta a chiunque abbia a cuore la problematica delle barriere architettoniche. La nostra associazione ha lo scopo di affrontare la nota problematica con uno spirito diverso rispetto ai tempi passati. Dobbiamo precisare che è il concetto di disabile a essere abbastanza frainteso, ancora dopo decenni si pensa al disabile assistito in tutte le situazioni giornaliere e benché questo sia vero in certi casi non si può generalizzare, ci sono diversi tipi di disabilità per cominciare da quelle mentali per poi finire con quelle motorie ed è proprio su queste che noi vogliamo concentrarci.
Non sono mancati convegni, incontri, iniziative, per quanto riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche ma queste non hanno prodotto nessun risultato. Molto è stato fatto per agevolare la mobilità ma ancora esistono opere che non sono accessibili a noi disabili e non si sta facendo niente né per migliorarle né per eliminarle, addirittura nuove costruzioni pubbliche o private vengono continuamente aperte senza tenere conto delle normative vigenti sulla disabilità. Dopo lunghi incontri tra di noi e nel confronto tra persone ci siamo resi conto che il problema è culturale, non ce proprio la mentalità giusta per rapportarsi con la problematica si fanno discorsi di assistenzialismo troppo facilmente e non si pensa a un disabile “diversamente abile” e cioè capace di spendersi per la comunità in base alle proprie abilità non essendo un peso ma una risorsa sulla quale investire.
Ed è con questo spirito che abbiamo presentato il nostro progetto “UNA CITTA’ PER TUTTI” UN TAPPO PER LA SOLIDARIETA’ Con questa iniziativa vogliamo in prima persona metterci in gioco cercando di far fronte materialmente ed economicamente al progetto di realizzare diversi accessi dove non ci sono; vogliamo essere positivi e collaborativi cercando di far comprendere all’amministrazione che il disabile può rappresentare una risorsa per la realizzazione anche di una semplice scivola. Non vogliamo essere spettatori, desideriamo essere coinvolti studiando insieme strategie operative adeguate ai nostri bisogni già da subito.
Abbiamo già messo in moto la macchina parlando con il sindaco Piccitto, con l’assessore Martorana, a breve dovremmo incontrare il dirigente dell’ufficio tecnico, il progetto sembra essere stato accolto con favore e interesse benché fino a oggi non abbiamo ricevuto notizia della concretizzazione che consiste nella firma di un protocollo di intesa fra le parti che comunque ci garantirebbe il via cominciando una raccolta capillare dei tappi in tutta la città. E doveroso sottolineare che l’intero progetto è a spese dell’associazione e che il comune economicamente non verrebbe intaccato in nessun modo dovrebbe solo rinunciare al compenso degli stalli pubblicitari, inoltre dovrebbe approvare in tempi brevi i progetti delle scivole fornitigli da noi.
Il progetto prevede la realizzazione di un centinaio di scivole per un costo complessivo di circa E100.000 per iniziare non aspetteremo l’intero importo ma via via che si raggiungerà la cifra per un lavoro si inizierà, abbiamo già pensato a un percorso continuo che alla fine consentirà un’intera passeggiata in autonomia. Noi siamo consapevoli che ci aspetta un grosso lavoro come siamo consapevoli che prima avremo la collaborazione del comune prima partiremo, in ultimo volevamo dire che noi crediamo in questo progetto e non rappresenterebbe un ostacolo un ipotetico no del comune di Ragusa siamo sicuri che verrebbe accolto altrove e noi ci troveremmo OLTRE L’OSTACOLO”.