“Nessun terrorista infiltrato tra i migranti. Almeno quelli sbarcati nella costa iblea. Lo possiamo ribadire con tranquillità anche alla luce dei controlli fatti all’interno del Cpsa di Pozzallo”. Parola del prefetto di Ragusa, Annunziato Vardé, che così ha dichiarato in occasione della riunione del Consiglio territoriale per l’immigrazione nel corso della quale ha avuto modo di tracciare un bilancio sull’attività svolta durante il 2014, attività che ha dovuto confrontarsi con un epocale afflusso di migranti.
“Sono stati quasi trentamila gli sbarchi nel 2014 – ha chiarito Vardé – e ciò, per fortuna, non ha comportato traumatici impatti. Ecco perché mi sento di ringraziare la comunità iblea nella sua interezza e, in particolare, quella di Pozzallo, visto che ci ha consentito di gestire con la massima serenità e in maniera ordinata questa straordinaria situazione. Allo stesso tempo merita di essere sottolineata la preziosa collaborazione del ministero dell’Interno, delle forze dell’ordine, delle istituzioni e di tutti gli operatori che ci hanno consentito di smistare queste presenze su tutto il territorio nazionale”.
Durante la seduta del consiglio territoriale è stata pure analizzata la possibilità che l’accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati sia affidata in via esclusiva ai centri della rete Sprar, considerata che è l’unica in grado di offrire un modello di accoglienza e integrazione. E’ stato presentato, altresì, il progetto di capacity building “Mettiamoci in accordo”, vale a dire il rafforzamento dei servizi pubblici rivolti ai migranti presenti sul territorio.