Ci siamo. O quasi. La messa in sicurezza del fognolo sottostante viale del Fante comincia a diventare una strada percorribile. Questa ferita aperta nel cuore del centro storico superiore dal 7 novembre 2010 non è stata mai sanata. E dire che ci si erano messi tutti, con impegno, ad individuare la migliore soluzione. Addirittura la Protezione civile regionale, dopo quel primo episodio, stanziò la somma di 255mila euro mentre il Comune di Ragusa impegnò 89mila euro.
L’intervento si rivelò per quello che era: un semplice tampone. Tanto è vero che nel marzo del 2011, cioè tre mesi dopo il primo crollo, se ne registrò un altro visto che il vecchio fognolo, risalente agli anni compresi tra il 1920 e il 1930, non ce la faceva a contenere il deflusso delle acque bianche di una città che ormai era cresciuta a vista d’occhio.
Ecco perché venerdì mattina la commissione Centri storici del Comune di Ragusa esaminerà il progetto di messa in sicurezza del fognolo. Non sarà né più né meno di una presa d’atto. Infatti, l’opera era già stata approvata per un importo di 250mila euro con risorse economiche drenate alla legge 61/81 su Ibla. Quello che passerà sotto esame venerdì mattina non è altro che uno stralcio del progetto esecutivo complessivo redatto nell’aprile del 2012. Con la speranza che questo buco nel cuore della città di Ragusa possa essere eliminato il prima possibile e che, soprattutto, i lavori siano eseguiti a regola d’arte.
Il crollo del fognolo ha anche determinato, e ormai da tempo si procede in questo senso, un restringimento della carreggiata in viale del Fante. L’auspicio è che tutto possa tornare alla normalità in tempi brevi.