La Polizia di Stato – Commissariato di Comiso – ha tratto in arresto Campailla Mario nato a Vittoria nel 1962 ma residente a Comiso per inosservanza alle prescrizioni della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza. L’uomo conduceva un veicolo senza patente di guida (revocata in quanto sorvegliato) e non indossava il casco, elemento che lo ha reso riconoscibile immediatamente dai poliziotti.
Durante il pomeriggio di ieri, gli agenti della Squadra Volante hanno notato in Piazza San Biagio, il noto pregiudicato e sorvegliato speciale Campailla Mario, mentre si trovava a bordo di uno scooter, riconoscendolo senza ombra di dubbio perché non aveva avuto neanche l’accortezza di indossare il casco protettivo. Inoltre, l’uomo ha avuto sin da subito un atteggiamento insofferente nei confronti degli agenti.
In considerazione delle violazioni di legge da lui commesse, è stato condotto presso gli uffici del Commissariato di P.S. dove continuava ad avere un atteggiamento irriguardoso e minaccioso nei confronti degli agenti operanti che stavano procedendo nei sui confronti.
Il Questore di Ragusa meno di un anno fa, a seguito della sua scarcerazione aveva sottoposto Campailla alla Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Comiso, in quanto il soggetto è stato già tratto in arresto per associazione a delinquere di stampo mafioso, aggravata dal possesso di armi anche da guerra. L’associazione riconducibile al clan “dominante” aveva imposto estorsioni nei comuni di Comiso e Vittoria e per questo dopo la scarcerazione nel 2013, il soggetto era stato sottoposto alla misura della libertà vigilata.
Forse Campailla si sentiva “forte” del suo passato e per questo credeva di poter intimorire gli agenti operanti con frasi minacciose, così da indurli a desistere dal continuare la loro attività (per altro imposta dalla legge), ma ovviamente a nulla sono valse le sue parole ed è stato tratto in arresto. Su disposizione della Procura della Repubblica è stato condotto nuovamente in carcere in attesa del giudizio.
In considerazione delle frasi pronunciate all’indirizzo degli agenti per farli desistere dal fare il proprio lavoro, Campailla è stato anche denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale.