Arriva anche a Chiaramonte la protesta dei sindaci iblei che, dalla scorsa settimana, stanno attraversando l’intera provincia per portare la loro simbolica protesta ai cittadini e parlare delle tematiche più scottanti che riguardano gli enti locali. Due gli argomenti affrontati durante l’incontro di oggi, che si è svolto a partire dalle ore 10.00 circa in piazza Duomo: i tagli delle risorse ai Comuni e i rifiuti. Presenti, rappresentati o sindaci di tutti i Comuni, escluso Scicli in quanto commissariato.
Lo scopo di questa simbolica protesta è quello di informare i cittadini sulla difficile e critica situazione che ormai da diversi anni sta attraversando tutti gli enti locali: tagli indiscriminati alle risorse, eccessiva tassazione per i cittadini, i problemi legali all’edilizia scolastica, alle infrastrutture, ai rifiuti. Stamani, come si diceva, a Chiaramonte si è parlato di bilanci e rifiuti.
Apre la manifestazione il padrone di casa, il sindaco Vito Fornaro: “Negli ultimi anni i tagli agli enti locali sono stati indiscriminati: si tratta di circa metà delle risorse che, ovviamente, vengono ricompensate con la fiscalità. Noi sindaci iblei ci siamo riuniti e confrontati, al di la del colore politico, perché abbiamo deciso di andare avanti e di far sentire la nostra voce anche a Roma se non vedremo dei risultati. La questione dei rifiuti, ad esempio, è incredibile: l’intento originario era quello di eliminare il carrozzone ATO e oggi, invece di avere un ente problematico ne abbiamo tre, quindi tre problemi invece di uno. Non si è risolto niente e quella che fra qualche mese nascerà sarà un’emergenza vera perché tutte le discariche sono piene. Noi abbiamo diversi problemi dal punto di vista ambientale: la discarica, l’avvio della differenziata e il MUOS: abbiamo una sentenza del TAR che lo dichiara illegittimo, l’impianto è stato sequestrato ma il Ministero della Difesa fa ricorso”.
Oltre al sindaco Vito Fornaro ha preso la parola anche Gianni Iacono in rappresentanza di tutti i presidenti dei consigli comunali iblei: “Questi sono problemi e crisi comuni e non è mai successo che in maniera così trasversale si faccia quadrato. Mi sembra che quello della Regione e dello Stato sia un andamento schizofrenico: non solo non viene dato nulla agli enti locali, ma si pretendono soldi da loro. E’ un gioco al massacro e invece bisogna ripartire dai Comuni, non cancellarli. Noi vogliamo che i cittadini abbiamo consapevolezza della situazione e vogliamo metterci tutti insieme attorno ad un tavolo e discutere”.
Infine, la parola passa al sindaco di Ragusa, Federico Piccitto: “Domani completeremo questo ciclo di manifestazioni di protesta che riguardano tutti coloro che hanno un incarico politico, dal sindaco al consigliere comunale. La discarica è al collasso ma noi enti locali non possiamo occuparcene. Dov’è la Regione? A parole dice di voler fare delle cose e poi invece niente. Non si sa più come chiudere i bilanci: i Comuni dovranno per forza tagliare i servizi, perché il 90% dei nostri bilanci è ingessato. In pratica, faremo solo i commissari liquidatori. La gente deve sapere per questo noi stiamo effettuando questa protesta simbolica. Abbiamo la seria preoccupazione che la situazione possa degenerare e non si può neanche essere contenti del fatto che al momento non sono previsti altri tagli. Ma di cosa dovremmo rallegrarci?”. Non particolarmente affollata, comunque, piazza Duomo.