“Ci aspettavamo chissà quali effetti speciali, quali sorprendenti evoluzioni, quali uscite con il botto. E, invece, mentre in queste ore tutti gli occhi del mondo sono stati concentrati sull’inaugurazione dell’Expo di Milano, il Comune di Ragusa, con buona pace di chi, ente locale territoriale limitrofo al nostro, ha preferito slegarsi da schemi già precostituiti, garantendo la propria partecipazione sin dalla fase iniziale, si è accodato a una serie di progetti di dubbia riuscita. I quali, a quanto pare, almeno per le battute iniziali sarà così, ci faranno eccellere non per la qualità e le caratteristiche peculiari dei nostri prodotti gastronomici, bensì per la nostra assenza”. E’ la denuncia che arriva dai consiglieri comunali del Partito Democratico Mario Chiavola e Mario D’Asta oltre che dal segretario del circolo “Rinascita Democratica”, Tony Francone, e dal presidente dello stesso circolo Vito Frisina. I quattro si chiedono che fine abbia fatto la pianificazione avviata dal Comune di Ragusa ai fini della presenza in uno degli stand dell’esposizione internazionale in programma nel capoluogo lombardo e, soprattutto, perché è stato deciso di assicurare la presenza della realtà ragusana soltanto a metà giugno. “Vorremmo capire, e lo chiederemo anche in aula – dicono i due consiglieri – come stanno le cose, a che punto è rimasta la programmazione e, soprattutto, a chi devono attribuirsi le responsabilità di questa gravissima mancanza. Perché se, in questo ore, tutto il mondo sarà all’Expo, la città di Ragusa, nonostante l’Amministrazione comunale abbia ricevuto da mesi sollecitazioni in questa direzione, non è stata rappresentata? Vogliamo sperare che non si correrà ulteriormente questo rischio. Già il fatto di non esserci all’inaugurazione è stato penalizzante. Ma vogliamo ritenere che si possa recuperare il tempo perduto magari a partire dai prossimi giorni. E non serve a niente che ci dicano che Ragusa è stata inserita in un contesto regionale per la partecipazione all’esposizione internazionale. E che è stato predisposto un programma unico per il Sud-Est della Sicilia. Noi avremmo dovuto essere rappresentati all’inaugurazione. La città di Ragusa lo merita per le eccellenze sul fronte agroalimentare che in tutti questi anni è riuscita ad esprimere. Una grande occasione persa per la nostra comunità. Un errore con la matita blu da segnare sull’agenda delle cose non fatte dell’Amministrazione Piccitto”.