Centocinque anni di tradizione. Centocinque anni di devozione. La città di Comiso torna in festa, come succede ogni terza domenica di maggio, per un momento di grande spessore religioso, storico e culturale. Prendono il via venerdì 8 maggio, nella chiesa di San Biagio, i solenni festeggiamenti in onore di Maria Santissima Addolorata con il tradizionale “Settenario” che quest’anno, sino al 15 maggio, sarà predicato da don Giuseppe Iacono, vicario foraneo di Ragusa, già parroco della Chiesa Madre di Comiso. In preparazione dei momenti clou, per sette giorni, al termine della messa, una fase vibrante e ricca di pathos, il canto della “Sittina”, con la preghiera che di volta in volta sarà animata da gruppi e associazioni differenti, farà rivivere ai fedeli i dolori di Maria.
In particolare, viene declamato un testo dialettale di origine antichissima e composto da sette strofe che parla dei sette dolori della Vergine: la profezia di Simeone, la fuga in Egitto, la sosta di Gesù nel tempio, l’incontro sulla via del Calvario, la crocifissione, la morte e la deposizione con la sepoltura. Al termine, i fedeli, con la recita di alcuni versi in dialetto, esprimono l’adesione al progetto di salvezza divino che passa necessariamente attraverso il dolore e la morte. La “Sittina” sarà eseguita dall’organista Claudio Palacino e dai cantori Nello Spadaro, Salvino Vicino e Domenico Giarraffa. Il parroco di Santa Maria delle Stelle, don Innocenzo Mascali, assieme ai componenti del comitato dei festeggiamenti, con in testa il vicepresidente Mario Tomaselli, il segretario Giuseppe Arezzo e il cassiere Biagio Muccio, hanno predisposto una serie di iniziative che, come sempre, sono destinate a richiamare un numero consistente di fedeli.
“Ma quello che ci preme sottolineare di più – afferma Tomaselli – è che, quest’anno, tutte le iniziative si terranno nella chiesa di San Biagio essendo la Chiesa Madre impraticabile per il restauro tuttora in corso. In più, nella definizione del programma, abbiamo cercato di valorizzare, domenica 17 maggio, il rientro della Madonna in piazza, proponendo uno spettacolo con delle fontane danzanti, uno spettacolo visivo che sostituirà i tradizionali fuochi pirotecnici. L’altra novità è che la Madonna non uscirà in processione con il manto per esigenze logistiche. Al di là, poi, di tutto quanto è solitamente previsto per una festa molto sentita come quella dell’Addolorata, il comitato, come da tradizione, si sta premurando di destinare una quota parte dei fondi raccolti alle esigenze delle famiglie più bisognose”. Intanto, venerdì, a mezzogiorno in punto, il festoso suono delle campane annuncerà l’inizio dei festeggiamenti. Nel pomeriggio, dopo la recita, alle 18,30, del Rosario e della coroncina del mese di maggio, si terrà alle 19 la celebrazione eucaristica con la preghiera del Settenario che sarà animata dalla confraternita di Maria Santissima Addolorata e dall’arciconfraternita del Santissimo Sacramento.
Sabato 9 maggio, alle 19, dopo la recita del Rosario, la santa messa con la preghiera del Settenario sarà animata dall’associazione Mater Ekklesia. Il culto alla Madonna, venerata presso la Chiesa madre Santa Maria delle Stelle, si è sviluppato in modo particolare dal 1774, anno in cui fu acquistato a Napoli l’attuale simulacro che fino al 1910 veniva portato in processione il Venerdì di Passione, ovvero il Venerdì che precede la Domenica delle Palme. Ma proprio centocinque anni fa, su richiesta dei fedeli “matricrisiari”, i parrocchiani della Chiesa Madre, monsignor Luigi Bignami, arcivescovo della Diocesi di Siracusa, decise di posticipare l’evento proprio a maggio, mese tra l’altro dedicato alla Madonna. Per i devoti e per la comunità religiosa della città di Comiso si tratta di un appuntamento molto atteso e insostituibile. Per tutta la durata della festa, l’emozione è palpabile e rinnova il grande legame esistente tra i fedeli comisani e la Madonna Addolorata.