Le proteste servono. Ne sa qualcosa l’assessore comunale di Comiso Vittorio Ragusa che, sulla vicenda dei cantieri di servizio, dopo quattro giorni di sciopero della fame, è riuscito a spuntarla. Almeno per ora. “Ce l’abbiamo fatta – dichiara Ragusa venerdì pomeriggio intorno alle 17,15 – Un’ora fa il sindaco ha ricevuto una telefonata dalla Prefettura con cui il prefetto Vardè ha chiesto di riferire al sottoscritto e alle persone con cui ho condiviso la protesta di sospendere il mio sciopero della fame e l’occupazione dell’aula consiliare. La settimana prossima, in Prefettura, insieme con una piccola delegazione, incontrerò l’assessore regionale Caruso che ha anticipato che ci farà arrivare una prima trance di finanziamento per i cantieri di servizio, nonostante la grave situazione finanziaria della Regione”.
“Colgo l’occasione – aggiunge Ragusa – per ringraziare le persone che in questi giorni mi sono state vicine dimostrandomi la loro solidarietà e il loro affetto. Visto il girotondo di comunicati, colgo altresì l’occasione per chiarire che non ho nulla contro l’onorevole Digiacomo, con cui ho avuto modo di chiarirmi personalmente. Certo, è volata qualche parola in più e per questo mi sono già scusato con lui. Del resto, il prefetto riferisce che l’assessore Caruso aveva già ricevuto ripetute ‘pressioni’ dall’on. Digiacomo per fare pervenire a Comiso il finanziamento dei cantieri. Preciso questo per dire che la protesta altro obiettivo non aveva se non quello di aiutare anche lui a ottenere il risultato. Sono molto stanco, ma felicissimo”.