In onore del 25° anno dell’associazione culturale “Libellula”, gli allievi del centro DanzAria ripropongono un viaggio tra architettura, storia, cultura e quotidianità di una metropoli dalle mille sfaccettature: dalla ricchezza di Manhattan alla criminalità del Bronx, passando per immigrazione afroamericana nell’Harlem, alla nascita dei club di stampo jazz…Stelle e strisce protagoniste dello spettacolo!
La seconda parte della serata sarà dedicata al ricordo del musical che ha avuto più successo in questi anni di attività ad opera della maestra Terry D’Antoni ovvero “Notre Dame de Paris”sulle note di Cocciante.
“Odio, passione e corruzione in una Parigi del 1482. Un gruppo di zingari spagnoli, del quale fa parte Esmeralda, si è stabilito nella periferia della città, occupando un territorio preciso chiamato Corte dei Miracoli per celebrare in piazza la Festa dei Folli, in occasione dell’Epifania. I gitani incantano la popolazione del luogo con trucchi e magie cercando contemporaneamente di guadagnarsi da vivere, spesso derubando o raggirando la gente, a volte anche uccidendola, tranne la bella e dolce zingara Esmeralda. Intanto, per svegliare la gente all’alba, le campane vengono suonate da Quasimodo, un giovane uomo deforme e di mostruosa bruttezza che lavora come campanaro della cattedrale di Notre Dame. Nonostante tutti provino disgusto e paura nei suoi confronti, Quasimodo, più comunemente detto Il gobbo di Notre Dame, è di animo buono. Solo l’arcidiacono Frollo, dalla devozione discutibile, comunica con Quasimodo, spesso usandolo e maltrattandolo. Frollo si invaghisce della zingara Esmeralda, ma non è l’unico, perchè anche Quasimodo è innamorato di lei. A causa della sua posizione religiosa e dei suoi princìpi morali che lo portano a detestare profondamente tutti i gitani, Frollo, essendo un prete, non può manifestare i suoi sentimenti e, per questo motivo, decide di rapire la fanciulla con l’aiuto di Quasimodo. La zingara sarà poi condannata a morte dallo stesso arcidiacono per il reato di stregoneria. Il cadavere di Esmeralda, in seguito all’impiccagione, viene portato in una sorta di cimitero nelle catacombe aperte e Quasimodo, innamorato, si addormenta vicino al suo cadavere e vi rimane senza muoversi, finché non muore anche lui, stando insieme a lei nell’aldilà.”
Appuntamento dunque venerdì 12 giugno alle ore 20.30, presso il Teatro Duemila a Ragusa.