“Vorremmo capire per conto di chi parla l’on. Nello Dipasquale (nella foto), se per conto del Pd in cui è attualmente collocato, o per conto di Fi- Pdl in cui era collocato al tempo in cui svolgeva le funzioni di sindaco ed a cui fa riferimento nella conferenza stampa dell’altro giorno, dove, ironicamente, afferma di non poter stare zitto dopo aver ascoltato le dichiarazioni del vicepresidente Di Maio che, secondo lui, avrebbe avuto il torto di additare la giunta grillina del comune di Ragusa come un esempio per l’intera nazione”. Così il gruppo RagusAttiva Cinque Stelle che, dopo una serie di critiche rivolte, nei mesi scorsi, all’Amministrazione Piccitto, adesso se la prende con il deputato regionale che, martedì scorso, ha tenuto una conferenza stampa in cui ha sparato a zero sulla Giunta municipale, dichiarando di avere verificato come la stessa, in due anni di attività, abbia fatto pochissimo.
“Non è che ci interessino più di tanto le giravolte dell’ex sindaco – prosegue il documento pentastellato – ma siamo noi di RagusAttiva a non poter tacere nel momento in cui, dal tenore di tali dichiarazioni, si evince che vorrebbe essere lui a porsi come un esempio ….. ci chiediamo oggi di che e di cosa? Oggettivamente, giacché tutto ciò ha un rilievo di igiene politica e di moralità civica, chi si è prestato alla più trasformistica di tutte le operazioni trasformistiche che abbia mai visto la politica ragusana, transitando, come se niente fosse, dal suo schieramento politico a quello avversario, dovrebbe avere, almeno, il pudore di tacere su questi argomenti. E per sempre”.
“Se poi questa prima uscita in pompa magna, come esponente di punta del nuovo Pd, vorrebbe essere il primo passo per cercare di riprendersi la città, desideriamo fortemente ricordare quello che è accaduto nelle scorse elezioni amministrative – continuano ancora i pentastellati – L’operazione trasformistica, che fu messa in atto, causò in modo determinante la rovinosa sconfitta del suo delfino. Pertanto l’onorevole rifletta bene poiché la Città ricorda e non dimentica”.