Anche quest’anno torna a presentarsi il fenomeno delle cosiddette fumarole: la deprecabile abitudine di molti agricoltori, senza scrupoli, di provvedere allo smaltimento mediante bruciatura dei rifiuti vegetali e dei materiali plastici provenienti dall’attività serricola, causando al territorio un grave inquinamento. Nel corso delle verifiche compiute dal Nucleo di Polizia ambientale della Polizia provinciale sono state sottoposte a controllo preventivo ben 24 imprese serricole nelle quali erano già state accatastate, per farne poi un falò, rifiuti di plastica, seminiere di polistirolo, tubi di irrigazione ed altri rifiuti speciali. Diverse decine di produttori, inoltre, sono stati istruiti sulle corrette modalità di smaltimento dei rifiuti, al fine di evitarne l’abbandono indiscriminato sul territorio o la loro distruzione mediante incenerimento.
“La nostra azione repressiva- dichiara Falconieri- si è concretizzata nei giorni scorsi tra i Comuni di Vittoria, Acate, S. Croce Camerina, Ragusa e Comiso. In queste zone, 8 imprenditori agricoli sono stati sorpresi mentre bruciavano i rifiuti vegetali e speciali, derivanti dalla dismissione delle serre, e tutti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di illecito smaltimento di rifiuti speciali ed immissione molesta di fumi in atmosfera. Si tratta di S.M. Di 42 anni, residente a S. Croce Camerina; C.M. di 53 anni di Niscemi; A.P. Di 44 anni di Niscemi (Cl), G. T. di 80 anni, M. F. 44, R. M. 50, G.B. L. 68 e G. R. di 62, tutti residenti a Vittoria. Inoltre, durante i controlli, un altro imprenditore, ma del settore edile, G. C. di 44 anni, vittoriese, è stato denunciato per incenerimento di rifiuti costituiti da imballaggi di plastica, cartone e legno. Le attività di vigilanza in questo ambito- conclude il comandante Falconieri- sono inserite nell’ambito di un più vasto piano di monitoraggio e controllo del territorio e continueranno senza tregua alcuna, interessando tutto l’ambito provinciale”.