Forestali, precari, dipendenti di comuni ed ex Province tirano il fiato. Sono infatti in arrivo 300 milioni che serviranno a sbloccare gli stipendi. Lo ha confermato il sottosegretario Davide Faraone (nella foto) a conclusione dei lavori del Consiglio dei ministri. Saranno messi a disposizione fondi scaturiti da risparmi di bilancio e lo stesso presidente del consiglio ha dato il via libera. Il Consiglio dei Ministri ha invece gelato le aspettative del governo regionale impugnando il bilancio 2016 e 2017. Rosario Crocetta e l´assessore al Bilancio Baccei dovranno rimettere mano al bilancio pluriennale perché non possono essere utilizzate, come è stato fatto, le risorse del Fondo di sviluppo e coesione. Davide Faraone ha sintetizzato così l’attuale situazione delle finanze in Sicilia: “Nel 2015 le entrate strutturali, secondo le previsioni condivise con il Governo centrale, dovrebbero aumentare di circa 600 milioni tra Iva, Imposta sui redditi di persone e società. Si tratta di un aumento delle entrate tributarie pari a oltre il 5%. Alle entrate ordinarie vanno poi aggiunti altri 800 milioni di entrate straordinarie: 200 come quota dei 300 dell´accordo e 580 di restituzione di importi trattenuti alla fonte nel 2014”.
Nel comunicato ufficiale del consiglio dei ministri si chiarisce che i bilanci 2015 e 2016 “non provvedono all´individuazione della copertura finanziaria per le rispettive annualità. E´ necessario dunque aprire un tavolo di confronto istituzionale con la Regione Siciliana per provvedere alla individuazione di possibili soluzioni concordate in merito alla copertura finanziaria per gli anni 2016 e 2017”.