Fermati altri 3 scafisti per due gommoni, i cui occupanti sono stati accolti a Pozzallo. Su un gommone vi erano solo 52 migranti in quanto una motovedetta libica al momento della partenza aveva fatto fuoco.
I tre fermi arrivano dopo ore di indagini, a breve distanza dall’arresto di un intero equipaggio composto da 7 scafisti. Sono due senegalesi ed un gambiano. Venerdì scorso, la motonave “Jill Jacob” battente bandiera cipriota, ha recuperato in acque internazionali due gommoni con 52 e 96 migranti. Al termine delle operazioni di recupero tutti i migranti venivano condotti presso il porto di Pozzallo dove giungevano alle 17,40 del giorno successivo. Una volta arrivati in porto, l’attenzione degli inquirenti è stata subito riposta su un gruppo di migranti soccorsi che si trovava di fronte le coste libiche ed era composto solo da 52 passeggeri.
Il numero ha sorpreso, in quanto da anni i migranti a bordo dei gommoni sono stati sempre 100 circa e mai meno.
Durante le indagini per risalire all’identità dello scafista è stato possibile appurare che il numero di 52 era giustificato dal fatto che gli altri migranti erano fuggiti.
In particolare, erano circa 100 a bordo del gommone in prossimità della battigia per l’imminente partenza, il tutto in pochi centimetri di profondità del mare perché erano proprio a riva. Quando stavano per salire gli ultimi migranti giungeva una motovedetta libica che intimava loro di stare fermi e scendere sulla battigia. I migranti rimanevo immobili e per tutta riposta i militari libici sparavano al loro indirizzo. Appena uditi gli spari a decine si davano alla fuga tuffandosi a mare (dove ancora potevano toccare) e si disperdevano lungo la spiaggia. In quel momento di grande confusione lo scafista accendeva il motore e fuggiva con a bordo solo 52 migranti.
I testimoni non hanno saputo fornire indicazioni sullo stato di salute dei loro compagni di viaggio in quanto tutto è avvenuto in tempo di notte.
Le indagini anche sull’altro gommone hanno permesso di appurare che il natante era condotto da uno scafista ed un altro si occupava della rotta mediante sistema satellitare e bussola. Anche in questo caso il viaggio a bordo di gommoni costa meno ma ha fruttato complessivamente 80.000 dollari agli organizzatori.