La squadra mobile ha individuato un algerino di 21 anni responsabile di aver commesso diversi furti in spiaggia a Marina di Ragusa e Casuzze. Il giovane di bell’aspetto agiva in costume da bagno ed infradito, quando la vittima si alzava per andare a fare il bagno si sedeva sul telo, aspettava un attimo e, quando non era osservato, prendeva tutto ciò che c’era e andava via, senza lasciare nulla, così da non destare sospetti. Portava via pure le scarpe, spesso indossandole, lasciando la vittima nuda e scalza.
La squadra mobile, ricevute diverse segnalazioni dall’inizio della stagione estiva, ha avviato una breve ma proficua indagine. La sezione criminalità diffusa della squadra mobile è stata comandata di servizio (in costume da bagno) negli orari più a rischio, ovvero nelle ore di maggior afflusso in spiaggia.
I primi servizi non hanno permesso di raccogliere subito elementi investigativi utili ma, successivamente proprio uno degli agenti, libero dal servizio (in realtà un poliziotto è sempre operativo), ha notato un giovane che poteva essere rassomigliante a quello descritto da una vittima che aveva visto allontanare colui che poco prima aveva preso il suo zaino sempre a Marina di Ragusa. Il poliziotto della squadra mobile ha informato subito i colleghi che poteva aver individuato un soggetto sospetto e nel contempo scattava con il proprio cellulare qualche foto all’insaputa del giovane straniero per un eventuale riconoscimento.
Il soggetto sospettato prima dell’arrivo dei rinforzi si allontanava ma veniva seguito dal poliziotto. Il giovane accelerava il passo e saliva su una bicicletta, quindi il poliziotto intimava l’alt ma questo si dava alla fuga. Aveva così inizio una rocambolesca fuga tra il poliziotto appiedato, il fuggitivo in bici e la pattuglia della squadra mobile intervenuta in ausilio. L’algerino quasi raggiunto non desisteva, abbandonava la bicicletta e fuggiva di corsa lungo la spiaggia di Casuzze dove veniva placcato dalla pattuglia della squadra mobile e condotto in ufficio.
Inizialmente riferiva di essere fuggito perché impaurito e lontano da casa ma la cosa ovviamente non era credibile, quindi, stante la dubbia provenienza della bicicletta veniva effettuata una perquisizione domiciliare che dava esito positivo, difatti venivano rivenuti sul tetto di casa diversi oggetti rubati, un’altra bicicletta, due telefoni ed un paio di scarpe. Gli uomini della mobile da una ricerca nei terminali di Polizia risalivano ai legittimi proprietari dei telefoni ed una delle vittime riferiva che oltre allo smartphone del valore di 700 euro le erano state rubate diverse cose.
L’algerino messo alle strette dagli operatori di polizia li conduceva presso il suo nascondiglio a Marina di Ragusa dove venivano rinvenuti documenti, altri telefoni, oggetti in oro, occhiali da sole e perfino un paio di infradito. Tutti gli oggetti venivano riconsegnati ai legittimi proprietari, ad eccezione delle due biciclette delle quali si forniscono le foto per poterle riconsegnare alle vittime. Il giovane algerino, già con precedenti specifici, è stato poi condotto negli uffici della Squadra Mobile per le contestazioni dei diversi furti consumati e la ricettazione degli oggetti provento di delitto. Dopo la completa identificazione grazie al supporto della Polizia Scientifica è stato rimesso in libertà. Non è stato arrestato perché quando individuato, non era in flagranza di reato, ciò non toglie che risponderà dei reati consumati così come se fosse stato tratto in arresto.
Il questore di Ragusa Giuseppe Gammino non appena concluse le operazioni di Polizia Giudiziaria ha decretato, emettendo una misura di prevenzione a carico del giovane, il foglio di via dal Comune di Ragusa con divieto di farvi ritorno per anni 3, stante il fatto che il criminale è residente con la famiglia a Santa Croce Camerina. “La Polizia di Stato coglie l’occasione per raccomandare a tutti i cittadini di non lasciare oggetti di valore incustoditi in spiaggia. Se necessario allontanarsi per fare un bagno è consigliabile affidare i propri oggetti alle persone vicine. Si raccomanda ancora di segnalare immediatamente al 113 persone sospette, così da permettere un immediato intervento e prevenire quei reati che possono rovinare un’intera vacanza alle vittime”.
Per il riconoscimento e la restituzione delle biciclette può essere contattata la Squadra Mobile di Ragusa al numero 0932/673696 o direttamente presso gli uffici della Questura di Ragusa di Via Ispettore Giovanni Lizzio, 1 (ex Via Ducezio).