Riprenderà il 12 settembre prossimo il processo a carico del medico Ignazio Civello (nella foto), il medico accusato di concussione, falsità materiale e ideologica, truffa aggravata in danno al Servizio sanitario nazionale. Al tavolo del giuramento erano presenti i parenti di alcuni pazienti operati dall’equipe chirurgica di Civello quando era in servizio al “Civile” di Ragusa. Si è discusso del “tariffario” fra paziente e medico ma anche dell’Unità di chirurgia toracica, reparto autorizzato dai dirigenti Asp a poter operare malgrado il divieto di un decreto regionale che ne disponeva la chiusura nel luglio 2010.
Tra le testimonianze pure quella di un padre di una ragazza vittoriese a cui sarebbero stati “estorti” seimila euro per un intervento di appendicite, più l’asportazione “improvvisa” di una cisti ovarica. Le altre date calendarizzate dal giudice per le indagini preliminari, Vincenzo Ignaccolo, sono il 20 ottobre, il 12 gennaio ed il 23 febbraio del prossimo anno. Tempi biblici che l’avvocato Enrico Platania, difensore del chirurgo Vincenzo Antonacci, un altro dei medici alla sbarra, ha definito “eccessivi”.