La Giunta Piccitto ha fissato l’aliquota Tasi per le abitazioni principali al 2.5 per mille. Non è stata, invece, applicata la maggiorazione dello 0.8 per mille prevista dalla legge per i Comuni che la ritenessero necessaria. L’amministrazione ha previsto una serie di riduzioni in base alle rendite catastali; infatti fino a 300 euro la riduzione è di 70 euro, da 300,01 a 400 euro è di 50 euro, da 400,01 a 500 euro la riduzione è di 40 euro, da 500,01 a 600 euro è di 30 euro. Non sono previste detrazioni per le rendite catastali oltre i 600 euro.
Il pagamento della tassa verrà effettuate in due rate, una a settembre e una a dicembre. Un occhio di riguardo anche per le attività industriali (immobili categoria C) che pagheranno la Tasi all’1,6 per mille. Nel contempo per queste categorie è stata ridotta l’Imu dal 9 all’8 per mille. Saranno esentati dal pagamento della Tasi i terreni agricoli con Imu minima al 4,6 per mille; esenti dalla tassa anche gli enti benefici.
E per combattere gli affitti in “nero” la Giunta Piccitto ha dimezzato l’Imu per chi affitta abitazioni a canone concordato, e la Tasi in questo caso inciderà solamente per l’un per mille.