Partecipato, animato e coinvolgente. Questi gli aggettivi più adatti al flash mob #nessunascusa organizzato per esprimere indignazione verso le motivazioni della sentenza di assoluzione per lo stupro di gruppo avvenuto alla Fortezza da Basso di Firenze nel 2008. Una sentenza di assoluzione fondata sullo stile di vita e sulle abitudini sessuali della vittima, piuttosto che sul reale svolgersi dei fatti. Un passo indietro di secoli, che fa del pregiudizio misogino una giustificazione alla violenza più cruda. Significativa la presenza di cittadine e cittadini, sensibili al tema, riunitisi alla piazzetta di Torre Scalambri, per distribuire colorati volantini con slogan lapidari – “Il mio stile di vita non è una scusa”, “La tua violenza non fa di te un uomo”- che sono stati poi scanditi in un vivace ritmo corale. Non meno rappresentativa la partecipazione convinta del sindaco di Santa Croce Camerina, Franca Iurato, che ha voluto essere presente – come ha, con giusto orgoglio sottolineato – coinvolgendo la quota femminile del Consiglio Comunale.
Ampia e trasversale la partecipazione di associazioni, a conferma del forte interesse che il tema suscita nella collettività: Associazione Il filo di seta Vittoria, Sportello di ascolto attivo Ragusa, Circolo Arci XXV Aprile Monterosso Almo, Associazione Gruppo D Più onlus, Amnesty International di Ragusa, Associazione Orizzonte. Non meno rappresentata la Cgil, che ha aderito sia con la struttura confederale che con singole categorie provinciali: Spi, Filt, Fiom, Filcams, Silp, Flai, Fp, Nidil; fortemente coinvolta la Fisac Cgil che ha aderito con le strutture provinciali di Palermo, Messina e Ragusa, con quelle regionali di Sicilia e Toscana e con quella nazionale.