Come in un film. Dopo aver ricercato per le vie di Comiso la donna che aveva rifiutato le sue avance amorose, l’ha intercettata ed in preda al raptus della gelosia, accecato dalla rabbia, ha lanciato la sua auto in direzione della donna con il preciso intento di ucciderla. Protagonista della rocambolesca vicenda, Biagio Licata (nella foto), comisano di 36 anni, che è stato arrestato dagli agenti del locale commissariato per tentato omicidio. L’auto, una Fiat Uno, si dirigeva verso la donna senza che nessuno potesse evitarlo ma solo il caso della presenza di una porta di una abitazione, aperta per il caldo, ha salvato la donna dalle tragiche conseguenze del gesto omicida.
L’autovettura infatti, nonostante abbia scavalcato il marciapiede, ha arrestato la sua folle corsa sullo spigolo della porta del muro della casa, facendo così sbalzare la donna che veniva colpita alle gambe e che cadeva sul cofano dell’auto ma, grazie proprio a quella porta aperta, non rimaneva schiacciata. L’uomo, noncurante delle conseguenze, scappava dal luogo dell’incidente per recarsi al cospetto degli uomini del Commissariato di Comiso, presentandosi come l’assassino della “sua donna”.
Proprio per quelle dichiarazioni scattava immediato l’intervento dei poliziotti che si portavano sul posto e con stupore, nonostante la scena che si presentava loro potesse far temere il peggio, trovavano la donna viva, mentre veniva soccorsa
dai proprietari di quella casa. La donna, incredula per quanto accadutole e per essere ancora viva, dopo l’intervento sul luogo del personale del 118, veniva trasportata presso il pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria dove veniva medicata per le ferite riportate alle gambe e giudicata guaribile con giorni 25 di prognosi. L’uomo, ancora stupito per la “salvezza” di quella che riteneva essere la “sua donna”, veniva così tratto in arresto per tentato omicidio e su disposizione della Procura della Repubblica di Ragusa, associato presso la Casa Circondariale di Ragusa.