Si trovava in compagnia di un altro pregiudicato del luogo senza alcun tipo di autorizzazione, lungo la Sp 1, quando i carabinieri della Stazione di Acate, impegnati nell’ambito di un predisposto servizio di controllo finalizzato al contrasto di reati predatori e di rapine, lo hanno riconosciuto e lo hanno fermato nel tardo pomeriggio di ieri: per Orazio Meroni (nella foto), 50enne gelese, sottoposto alla sorveglianza speciale di Ps con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, sono scattate così le manette.
L’uomo, tratto in arresto in base a quanto previsto dal decreto legislativo nr. 159 del 2011, il cosiddetto “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione”, ovverosia per aver violato gli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale che gli imponevano di restare in determinati orari nel territorio del comune di Gela, è stato condotto presso la caserma di via Galileo Galilei da dove, al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, Monica Monego, per i provvedimenti di competenza.
Sono tuttora in corso accertamenti da parte degli inquirenti per capire le ragioni per le quali il pregiudicato si trovasse in territorio acatese a quell’ora della giornata: i carabinieri, tra i compiti istituzionali, hanno anche quello di verificare quotidianamente che i soggetti destinatari di misure di prevenzione, ovvero a cui sono state concesse misure alternative alla detenzione carceraria, rispettino gli obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria.