Si chiamano “Bisogni educativi speciali”, in una parola Bes. Sono al centro dell’articolato rapporto esistente tra scuola, operatori e famiglia. L’attenzione per i Bes a carattere transitorio e permanente è la logica conseguenza di anni di emergenza educativa alla quale non si è stati in grado di dare una risposta istituzionalizzata ed efficace. E’ questo il tema su cui punta il convegno promosso dall’Ati formato dalle cooperative Cos, Vis e Agape che operano a Ragusa. L’appuntamento, con il patrocinio dell’assessorato comunale ai Servizi sociali e alla Pubblica istruzione, oltre che dell’Ufficio scolastico provinciale e con il contributo dell’Ordine degli psicologi della Regione Siciliana, è per venerdì 11 dicembre a partire dalle 15 nell’auditorium dell’istituto di istruzione secondaria superiore Rosario Gagliardi, in viale dei Platani 180.
“L’invito che viene rivolto alla scuola – dice Antonino Marù (nella foto), presidente della cooperativa Cos – è quello di porre sotto attenzione la persona dell’alunno, partendo dalla considerazione che il benessere della persona sta alla base di ogni forma di apprendimento. I Bes invitano la scuola ad intercettare il disagio precocemente insito nella persona alunno. Il rischio che si corre è quello di ricercare, ancora una volta, dentro l’alunno ciò che non va, ciò che va corretto, ciò che deve essere cambiato. Mentre, non dobbiamo dimenticarlo, è la qualità della relazione che fornisce benessere all’alunno. E perché ci sia attenzione alla relazione è necessario da una parte porre in evidenza le problematiche emergenti dello stesso alunno, dall’altra mettere in luce il rapporto che gli insegnanti, gli educatori, i genitori hanno con la professione e con lo stile educativo”. I Bes contemplano anche gli alunni disabili e gli alunni con Dsa (disturbi specifici dell’apprendimento). Disabili e Dsa sono a carattere permanente mentre tutti gli altri sono a carattere transitorio. Il convegno sarà suddiviso in due parti: la prima dedicata alla scuola, la seconda all’alunno. La dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Giovanna Criscione, illustrerà inizialmente la cornice della tematica che sarà affrontata durante i lavori. La coordinatrice del Centro territoriale supporto, Beatrice Lauretta, parlerà, invece, delle modalità utilizzate dalla scuola per individuare gli alunni Bes. La seconda parte, invece, si occuperà del tema della costruzione dell’identità, con particolare riferimento agli alunni, e se ne occuperà lo psicologo Antonino Marù mentre lo psicologo Gianluca Lo Presti si dedicherà alle problematiche connesse agli apprendimenti. I lavori saranno moderati dallo psicologo Cesare Ammendola. Il principale obiettivo è quello di fare emergere la problematica, analizzarla e studiarne eventuali soluzioni.