Nonostante gli uffici investigativi del Commissariato di Polizia di Vittoria siano stati completamente impegnati nelle indagini serratissime che hanno condotto nel volgere di ventiquattro ore a trovare l’autore del grave fatto di sangue verificatosi domenica sera, l’impegno delle Volanti ad assicurare controllo del territorio per la prevenzione e la repressione dei fatti di reato è continuato in maniera inesorabile, riuscendo in più occasioni ad assicurare alla giustizia gli autori di altri fatti criminali.
In ordine di tempo, il primo ad essere arrestato dalla Polizia del Commissariato di Vittoria per il reato di furto è stato il giovane Domenico Mussillo (nella foto sotto), messinese di 25 anni, pregiudicato e sorvegliato speciale di pubblica sicurezza.
Mussillo che negli ultimi tempi è stato ospite di diverse comunità di recupero per tossicodipendenti non è nuovo a Vittoria che frequenta perché vi abita la madre.
La scorsa notte, in via Roma si è imbattuto in una Volante della Polizia. Correva ed alla vista degli Agenti ha lanciato sotto un’auto un palanchino, poi recuperato; veniva rincorso, raggiunto e bloccato. Sanguinava al volto e dalle mani. E’ stato perquisito e trovato in possesso di 55 euro che dichiarava di avere rubato dalla cassa di un bar sito poco distante. I poliziotti accertavano che Mussillo aveva sfondato la vetrata del bar e dalla cassa aveva prelevato il denaro, poi aveva tentato la fuga imbattendosi però nella Volante. Condotto in Commissariato è stato tratto in arresto per furto aggravato e per la violazione delle prescrizioni impostegli dalla Misura di Prevenzione della sorveglianza Speciale. Come disposto dall’Autorità giudiziaria è stato condotto in carcere.
L’altro soggetto arrestato è il pluripregiudicato Francesco Campione, attualmente agli arresti domiciliari o almeno così dovrebbe essere. Per l’ennesima volta, durante uno degli assidui controlli che le pattuglie effettuano per verificare la presenza in casa di queste persone sottoposto a limitazioni della libertà personale con misure che impediscono loro di uscire di casa, è risultato assente.
Stavolta gli agenti si sono fatti aprire la porta di casa da una familiare presente ed hanno controllato tutte le stanze, constatando che non c’era. Campione dopo circa 20 minuti è tornato al suo domicilio rientrando da una finestra che si affaccia su uno strapiombo sulla parte posteriore dell’edificio. Non si era però accorto che i poliziotti si erano appostati e lo tenevano d’occhio e lo avevano visto arrivare in affanno, di corsa, per rientrare in casa. Addirittura si è affacciato da una finestra del lato della strada ed agli Agenti della Volante che erano ancora davanti casa, ignaro del controllo dentro casa di pochi minuti prima, ha detto che non aveva aperto perché si era attardato in bagno. E’ stato quindi prelevato da casa e condotto in Commissariato e subito dopo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, trasferito al carcere di Ragusa.