Un catanese è stato arrestato dal commissariato di Comiso e dalla squadra mobile in quanto giudicato responsabile della rapina effettuata il 18 febbraio del 2015 presso il Credito Siciliano di Comiso che aveva fruttato 5.000 euro. Ad agire erano state due persone, di cui una travisata. Gli agenti di polizia acquisivano i fotogrammi della rapina ripresi dal sistema di videosorveglianza dell’istituto di credito in questione e precisamente le fasi che ritraevano il primo rapinatore a viso scoperto che faceva ingresso all’interno dell’istituto di credito prima di travisarsi una volta entrato, e tutte le sequenze successive relative alla rapina. Proprio dalla visione dei predetti fotogrammi si notava, chiaramente, che il malfattore risulta avere un particolare evidente, il naso tipo “pugile”, cioè con una sagoma schiacciata.
Le indagini sembravano essere ad un punto morto quando, il 27 maggio scorso, un ispettore di polizia attraverso sistemi di scambio di dati tra le varie Questure veniva a conoscenza che a Favara erano stati arrestati cinque soggetti di origine catanese, tra cui una donna, tutti in flagranza di reato per una rapina perpetrata ai danni della banca Nuova.
Dalla visione delle foto-segnaletiche dei cinque malfattori l’attenzione del poliziotto si soffermava su Antonino Infantino, nato a Catania il 29.04.1980, in quanto le caratteristiche somatiche erano perfettamente corrispondenti.
L’uomo all’epoca dei fatti aveva fatto da “apripista” ad un altro complice che era però completamente travisato.
Peraltro dalla comparazione delle immagini effettuate dalla Polizia Scientifica è stato possibile evidenziare che si trattava dello stesso soggetto proprio per l’identica conformazione del naso tipo “pugile”, elemento che ha reso Infantino inconfondibile.
Peraltro al fine di verificare la sua presenza a Comiso proprio il giorno della rapina in trattazione si richiedeva alla Polizia di Agrigento (dove l’uomo era stato bloccato) se all’atto dell’arresto a Favara era stato trovato in possesso di telefono cellulare, che dall’acquisizione dei tabulati telefonici della utenza e dalla disamina degli stessi ha permesso di accertare che il giorno della rapina si era mosso da Catania per raggiungere Comiso.
L’Infantino, secondo quanto era stato ricostruito non aveva armi, ma appena scavalcato il bancone aveva raggiunto uno dei cassieri presenti e lo aveva afferrato brutalmente per il collo tentando di strangolarlo al fine di farsi consegnare le somme di denaro presenti nelle casse.
All’interno dell’istituto di credito rapinato erano presenti alcune persone che hanno subito la cruenta rapina così come è possibile osservare dal video scaricabile al seguente link http://www.poliziadistato.tv/c_qKAdgUl91A
Considerato quanto evidenziato dalle indagini Antonino Infantino (nella foto) nato a Catania il 29.04.1980 e li residente, è stato riconosciuto responsabile del reato di artt. 110, 628 C.P., quindi tratto in arresto ieri pomeriggio dal personale della Polizia di Stato in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere perché in concorso con altro soggetto non meglio identificato, si introduceva all’interno del Credito Siciliano s.p.a. agenzia di Comiso e minacciando i dipendenti e clienti ivi presenti si impossessavano della somma in contanti di 5000,00 euro dileguandosi subito dopo per le vie limitrofe”.
