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Roberto Gambina (nella foto), 20 anni, è morto il 20 novembre dopo essere precipitato dalle scale esterne di emergenza della sua scuola di Vittoria. I genitori non hanno mai creduto al suicidio, credendo invece che qualcuno possa averlo spinto giù dalla scala, volontariamente o meno. Sono stati i genitori a insistere per l’autopsia e perché si indagasse sulla sua morte. Secondo le risultanze di una perizia di parte la posizione del cadavere e le ferite non sarebbero compatibili con un suicidio. Sono queste le tesi emerse durante la trasmissione “Chi l’ha visto?” condotta dalla giornalista Federica Sciarelli che ha ospitato in studio la madre Consuelo Bonifazio e la cugina Rosaria Melfi. E’ emerso che quel giorno, il 20 novembre, Roberto provocò un incidente autonomo sull’auto di proprietà sulla quale viaggiava assieme ad altri quattro amici. Chiamò lo zio meccanico che, oltre a recuperare l’auto, si occupò di accompagnare i ragazzi a scuola. Li lasciò intorno alle 9. Almeno così ha sempre assicurato lo zio mentre l’ingresso in aula di Roberto Gambina è stato annotato sul registro intorno alle 9,34. Non si è ancora compreso che cosa abbia fatto Roberto in quella mezz’ora. Ma c’è un altro elemento che merita attenzione, sempre stando a quanto emerso a “Chi l’ha visto?”. E cioè che una studentessa lo vide correre in maniera forsennata nel cortile della scuola. Quale il motivo non si sa ancora. La trasmissione ha lanciato un ulteriore appello rivolto a chi conosce qualcosa degli ultimi minuti di vita di Roberto Gambina e che, finora, non ha trovato il coraggio di parlare, di raccontare come sono andate le cose. La famiglia ha anche chiesto l’aiuto dei Ris dei carabinieri che, però, finora, non sono intervenuti.