Sotto torchio per ore, il suocero di Veronica Panarello, Andrea Stival, interrogato in tribunale in qualità di indagato per l’omicidio del piccolo Loris nella giornata del 29 novembre 2014, ha negato qualsiasi coinvolgimento. L’interrogatorio è stato condotto dal sostituto procuratore Marco Rota. La procura ha aperto un fascicolo a carico di Andrea Stival per concorso in omicidio volontario ed occultamento di cadavere. Le risposte fornite al magistrato, in un’ottica di piena collaborazione, hanno chiarito alcuni episodi. E’ stata sentita pure la compagna di Andrea Stival, come persona informata sui fatti, avendo a suo tempo fornito un alibi di ferro all’uomo. Andrea Stival ha dovuto difendersi dalle accuse della nuora. Nessuna prova oggettiva colloca, a oggi, Andrea Stival nei luoghi del delitto. Lo confermano le riprese delle telecamere di sicurezza, nuovamente visionate dagli inquirenti dopo le discordanti dichiarazioni della Panarello. Non ci sono testimoni che confermano le accuse di Veronica. Quest’ultima è stata querelata per calunnia proprio ad Andrea Stival essendo stato chiamato in correità sulla drammatica vicenda con particolari a dir poco scabrosi. Proprio mentre si sarebbero trovati in cucina a fare l’amore, i due amanti sarebbero stati sorpresi da Loris a cui Andrea Stival avrebbe deciso di chiudere per sempre la bocca per impedirgli di rivelare al padre la presunta relazione extraconiugale. Una tesi che, alla riprova dei fatti, non regge come sostiene anche l’avvocato difensore di Andrea Stival.