E’ stato padre Giovanni Stracquadanio a celebrare oggi pomeriggio, al Duomo di San Giorgio a Modica Alta, il funerale di Giorgio Ereddia, il ragazzo di 25 anni che ha perso la vita nella notte tra venerdì e sabato scorsi in via Nazionale a bordo della sua moto. L’incidente autonomo che lo ha visto coinvolto è stato senza scampo per Ereddia. E proprio della imprevedibilità dell’esistenza umana ha parlato padre Stracquadanio. Strazianti le letture dei messaggi da parte dei familiari e degli amici. Giorgio era un ragazzo benvoluto da tutti. La sua grande passione erano le moto. E non a caso, prima della cerimonia funebre, gli amici hanno dato il via a un raduno su due ruote che è partito dal quartiere Sorda sino a raggiungere la chiesa Madre. Giorgio Ereddia era anche devoto di San Giorgio. E non a caso alcuni portatori, al termine delle esequie funebri, hanno sollevato la bara all’indirizzo del santo cavaliere come a volere affidare lo spirito dello sfortunato ragazzo. All’uscita si sono sollevati in volo numerosi palloncini bianchi. In ognuno era inciso un messaggio.