Discarica di contrada Pozzo Bollente, allarme rosso. Che si tratti di una emergenza bella e buona non c’è dubbio. Ad attestarlo anche l’interrogazione del parlamentare di Alternativa Libera Samuele Segoni. Nell’atto ispettivo, il parlamentare mette in luce che, nel sito, da oltre sei anni i rifiuti sono accatastati senza le necessarie tutele ambientali. “Una intera comunità di cittadini, da anni – denuncia Segoni – è costretta a vivere in condizioni di pericolo all’ombra di una montagna di rifiuti affioranti in superficie alta circa 12 metri, a soli 400 metri di distanza dalle attività produttive commerciali ed artigianali della città. La salute dei cittadini viene prima di tutto”. Dopo avere ascoltato le istanze dell’on. Segoni, è stato il ministro dell’Ambiente a intervenire chiarendo che non è escluso neppure un intervento dei carabinieri alla luce delle carenze del progetto che si sarebbe dovuto attuare per bonificare l’intera area. Altro aspetto importante, il fatto che il deputato abbia chiesto accertamenti sullo stato dei luoghi al fine di verificare che il biogas e il percolato siano smaltiti secondo i piani di post-operatività e per chiedere controlli regolari sulle analisi alle acque dei pozzi visto che dal 2010 il sito risulta saturo, inattivo e non ancora messo in sicurezza. Molto preoccupati, naturalmente i cittadini della zona.