Ieri, alle 15.45 circa, personale della Polizia di Stato durante le normali attività di controllo poste in essere nelle zone periferiche della città al fine di scongiurare il fenomeno dei furti nelle campagne, e precisamente nella Sp 30 in contrada Bosco Cicogne, effettuava un controllo di una autovettura Lancia Y con all’interno due soggetti, che procedeva lentamente lungo la strada provinciale suindicata.
Già dal primo controllo la pattuglia operante notava che l’autovettura era sprovvista dei sedili posteriori e che al suo posto vi era stipata una notevole quantità d’uva.
I due soggetti identificati per C. R. nato a Gela nel 1950 e D.S nato a Gela nel 1961 a specifica domanda non sapevano fornire indicazioni plausibili sulla provenienza dell’uva e pertanto venivano accompagnati presso i locali del Commissariato di Ps per i necessari accertamenti di rito.
Gli agenti di Polizia provvedevano anche a perquisire sia i due uomini che il veicolo; le perquisizioni davano i loro frutti infatti a bordo dell’autovettura venivano rinvenute 2 forbici per potatura e raccolta frutta, 2 cacciaviti a stella, 2 coltelli da cucina il cui porto è vietato.
Giunti al Commissariato di P.S., i due soggetti, messi di fronte all’evidenza dei fatti ammettevano di aver asportato l’uva, poco prima del controllo, in contrada Monacazza presso una azienda agricola, dando indicazioni utili al rintraccio del proprietario.
L’uomo, immediatamente invitato presso gli Uffici del Commissariato di Ps, sporgeva regolare denuncia e riconosceva senza ombra di dubbio l’uva di colore bianco tipo “vittoria” di un peso approssimativo di 250 kg circa, che gli era stata rubata poco prima in contrada Monacazza, che gli veniva riconsegnata.
Parte dell’uva sequestrata, su generosa indicazione del proprietario, è stata donata ad istituti di beneficenza della zona.
I due ladri, entrambi pregiudicati con reati con il patrimonio, sono stati denunciati alla competente A.G. per i reati per furto aggravato in concorso e porto di armi di genere vietato.