Forte diminuzione dei reati mafiosi in Sicilia. Lo dice Confesercenti Palermo che ha presentato un report nell’assemblea annuale alla presenza delle autorità cittadine. Le percentuali delle varie province siciliane sono però comunque più basse rispetto a quelle del Mezzogiorno (-45,9 dal 2008 al 2014). La provincia che ha fatto registrare l’abbassamento più sostanzioso è Enna con -34,9%, segue Caltanissetta con -31,3%, poi Agrigento con -28,8%, Messina con -23,6%, Trapani con -19,1%, Catania -15,1%, Ragusa -14%, Palermo -13,5%, Siracusa -3,4%. In discesa anche i furti e le rapine negli esercizi commerciali. La Sicilia, sempre tra il 2008 e il 2014 ha fatto registrare -4,8% con picchi del -33% a Caltanissetta. In generale, esaminando tutti i reati la provincia con l’indice più elevato (rispetto al numero di abitanti) si conferma quella di Catania (con 48,1 reati ogni 1.000 abitanti nel 2014, pur in calo rispetto ai 50,9 del 2008), seguita da Palermo (45,2), Siracusa (41,4) e Trapani (con 41,1 reati ogni 1.000 abitanti nel 2014). Sul fronte opposto la provincia più sicura è quella di Enna, con “appena” 23,3 reati ogni 1.000 abitanti, peraltro in calo rispetto ai 23,7 del 2008, che presenta valori di quasi la metà inferiori alla media regionale e nazionale (fonte: Corriere di Ragusa).