“Siamo ormai alla farsa. Adesso, i consiglieri grillini ci accusano di essere noi a non garantire il numero legale in Aula mentre loro hanno deciso di abbandonare in segno di protesta. Non contribuendo, tra l’altro, ad approvare un odg dalle opposizioni proposto in maniera coesa per la riduzione della pressione fiscale. Ma stiamo scherzando? Il mondo alla rovescia? E’ politica oppure stiamo giocando al Risiko?”. Così i consiglieri comunali del Pd, Mario D’Asta e Mario Chiavola, replicano alle dichiarazioni del gruppo consiliare pentastellato che ha spiegato le ragioni per cui, durante la seduta di ieri, ha deciso di non proseguire oltre la propria attività “per l’atteggiamento assunto dalla minoranza”. “Sono loro a dovere garantire il numero legale, sono loro a doversi procurare i numeri per gestire al meglio l’attività del Consiglio comunale, sono loro la maggioranza, non ci stancheremo mai di ripeterlo – dicono ancora D’Asta e Chiavola – sono loro che vorrebbero mistificare la realtà con argomentazioni che non stanno né in cielo né in terra. Sono loro ad avere paralizzato, da cinque mesi a questa parte, l’attività consiliare perché non riescono a trovare l’accordo in seno al proprio gruppo. E vorrebbero ribaltare tutto questo sulle nostre teste? Vorrebbero accusare la minoranza di chissà quali giochetti? Ma ci spiegate perché la minoranza non dovrebbe mettere in rilievo, com’è giusto che sia, tutte le difficoltà interne ai M5S che avrebbero il diritto-dovere di governare questa città e, invece, pensano soltanto a farsi la guerra tra loro e poi, per giustificarla, gettano il discredito politico sui consiglieri della minoranza? E no, questo modo di fare proprio non va. Ma non ci facciamo intimorire. Ribatteremo punto su punto ogni qualvolta si affermano delle fandonie come in questa circostanza. Noi chiediamo che i pentastellati si responsabilizzino. Facciano chiarezza al loro interno. E provino ad assicurare il numero legale in Aula: se ci riescono. Altrimenti, si facciano da parte. E in via definitiva”.
Anche il movimento Insieme è intervenuto sulla questione. “Il gruppo INSIEME – è scritto in una nota – esprime viva soddisfazione per il risultato raggiunto ieri in consiglio comunale relativamente all’ordine del giorno inerente la riduzione della pressione fiscale. La maggioranza che sostiene il sindaco Piccitto si è sciolta come neve al sole ed ieri le opposizioni unanimemente coese hanno votato un ordine del giorno per impegnare l’amministrazione ad attuare misure reali di spending review per garantire efficienza ed economicità nella gestione delle risorse comunale e nel contempo a ridurre in maniera sensibile e progressiva le tasse locali. Circa 30 milioni di nuove tasse evidentemente per Piccitto e soci non sono bastati per capire che la misura è colma. Occorre invertire la rotta, cambiare registro ed iniziare ad occuparsi di Ragusa e dei Ragusani e non limitarsi ad assecondare i desiderata degli amici del cerchio magico stellato. I vari gruppi delle opposizioni sono riusciti, nell’interesse della città, a fare sintesi producendo un documento a favore della comunità ragusana che altro non ha fatto che dare merito alle varie anime che in modi e tempi diversi hanno sempre mostrato attenzione per il disagio sociale generato dall’imposizione di nuove tasse. L’avere, senza se e senza ma, assunto un impegno riguardo la riduzione delle imposte locali vuole essere il viatico di un nuovo approccio all’amministrazione fatto di cose concrete e non più basato su false promesse”.
Anche Lab 2.0 dice la propria: “I 4500 ragusani che a gennaio 2016, hanno firmato la proposta popolare del Lab 2.0 per ridurre le tasse nella nostra città, finalmente sono stati ascoltati!
Il Consiglio comunale, con 13 voti favorevoli, ha approvato un ordine del giorno presentato congiuntamente da tutte le opposizioni per impegnare l’Amministrazione comunale a procedere con una spendig review capace di migliorare la gestione economica dell’Ente liberando risorse, a ridurre sensibilmente e progressivamente la pressione fiscale relativa a Imu e Tasi e a condurre una seria azione contro l’evasione contributiva. Vogliamo ricordare che il Lab 2.0 si è reso protagonista, su questi temi, di ben due iniziative consiliari, partendo proprio dalla raccolta di firme e, in particolare, la presentazione di un atto di indirizzo (bocciato poi dalla maggioranza) e di un ordine del giorno che si sarebbe dovuto discutere e che è stato alla base del traguardo di ieri. Anche le altre forze di opposizione, infatti, hanno agito nella nostra stessa direzione con la nostra stessa fortuna, ma ieri sera, grazie al grande senso di responsabilità e alla capacità delle opposizioni di fare sintesi, si è potuto raggiungere l’obiettivo presentando un documento unitario. L’amministrazione comunale, adesso, non potrà più ignorare la volontà dei cittadini. Né potrà continuare a far finta di aver ancora i numeri per governare la città. I grillini tirano in ballo storie che riguardano gettoni di presenza e sedute rinviate: fanno bene! Solo che ad essere nel torto sono loro. A parte il fatto che tentano di fare la morale alle opposizioni quando consentono che ben due loro Consiglieri facciano anche gli assessori percependo, dunque, una doppia indennità, non possiamo esimerci dal far notare (ancora) che non hanno più la maggioranza in Consiglio comunale e non sono più, da tempo, nelle condizioni di garantire da soli il numero legale. Ogni seduta, infatti, per essere valida a prima convocazione, ha bisogno di almeno 16 Consiglieri in aula e solo 12 alla seconda. Il famoso “faremo da soli” di quando liquidarono il Movimento Partecipiamo gli si sta ritorcendo contro. Sono loro che non riescono a garantire il normale svolgimento del Consiglio comunale. E’ una loro responsabilità, la smettano di cercare alibi e affrontino la realtà. Ma questo è solo un aspetto della vicenda, una maschera per camuffare la verità.
Il voto di ieri sera non è solo un passaggio politico che premia l’attività corale dell’opposizione, ma rappresenta pure il giudizio impietoso che gli stessi 5 stelle hanno consegnato all’Amministrazione che dovrebbero sostenere. Stando ai cinici numeri, se il Movimento 5 Stelle avesse presidiato l’aula, l’ordine del giorno delle opposizioni non sarebbe passato. E siccome la verità è che non possono continuare a sbattere in faccia alla città che sono a favore del salasso cui l’assessore Martorana sta costringendo i ragusani, pur di non tirare uno schiaffo all’Amministrazione, hanno preferito abbandonare l’aula.
Effetto boomerang: non sostenere le politiche di Piccitto in aula ha consentito una vittoria delle opposizioni (della città!) alla quale, a dirla tutta, sarebbero stati ben lieti di partecipare se non fosse che devono far vedere – non abbiamo capito ancora a chi – che sono “coesi”.
Contenti loro… Il Laboratorio politico 2.0, dal canto proprio, non può che essere soddisfatto del lavoro svolto, perché l’attività politica che ha consentito la raccolta delle 4500 firme, l’interesse suscitato nella cittadinanza e il raccordo trovato successivamente con tutte le forze che si oppongono al Movimento 5 Stelle che (ahinoi!) governa Ragusa, hanno permesso di generare un’azione trainante che ha saputo far coagulare intorno a un scopo così importante tutte le energie antiPiccitto presenti in Consiglio comunale. Un grazie di cuore a tutti, anche ai grillini per esserci stati con la loro assenza”.