“In questo scorcio di anno scolastico a tenere banco nel dibattito politico e nella vita sindacale la gestione degli Asili Nido a partire da settembre con il paventato utilizzo del personale che si occupa delle attività integrative nelle scuole elementari della città. Lo scorso giovedì 30 marzo alle ore 15.30, questo personale e il sottoscritto, in qualità di Ssegretario Territoriale, siamo stati convocati, dall’Assessore ai Servizi Sociali, Gianluca Leggio”.
Inizia così la nota del segretario territoriale della Fp Cisl di Ragusa, Antonio Nicosia, che contesta le scelte dell’Amministrazione comunale. “Qualche ora prima il sindaco Piccitto – continua – rilasciava una dichiarazione che non dava nessun margine alla trattativa avviata dall’assessore Leggio: “Gli insegnanti del doposcuola che si occupano di attività integrative andranno a occuparsi dei bimbi degli Asili”, questa l’affermazione del sindaco. In buona sostanza questo importante servizio non ci sarà più. Bel modo di avviare un confronto con il sindacato, quando già era tutto deciso. Bel modo di rapportarsi con il personale. E’ stato fatto notare durante il citato incontro che le relazioni sindacali hanno ben altro svolgimento e che la dichiarazione del primo cittadino non era per nulla rispettosa del confronto in atto, tra l’altro voluto dal suo assessore Leggio, con nota ricevuta il martedì precedente. Malgrado ciò, sia le insegnanti sia il sottoscritto hanno più volte sottolineato, durante l’incontro, l’importanza del servizio che si rivolge soprattutto alle fasce sociali più svantaggiate, ai bambini extracomunitari a quella platea di alunni che altrimenti non riuscirebbero a inserirsi al meglio nell’attività didattica. A riprova di ciò la mobilitazione dei genitori che non possono perdere questo servizio e il documento sottoscritto da tutti i dirigenti scolastici che chiedono al sindaco di non vanificare, con la soppressione del servizio, il lavoro di tanti anni”.
“Tra le tante considerazioni volte a evitare questo impoverimento sociale e culturale della città – prosegue la nota Cisl – vi è anche la questione occupazionale per i lavoratori della cooperativa che hanno gestito finora due asili comunali, grazie ai fondi Pac. Per loro si annuncia la perdita del lavoro e non è cosa da poco, vista la gravissima crisi occupazionale del nostro territorio. Nonostante le argomentazioni stringenti e concrete abbiamo costatato la netta chiusura dell’assessore Leggio e, stante anche alle dichiarazioni successive, del sindaco Piccitto. Appare chiaro che la scelta che si vorrebbe adottare non tiene conto di tutto quanto emerso dal confronto, da quanto scritto dai dirigenti scolastici e soprattutto da quanto chiesto dai genitori dei bambini. Possono essere adottate soluzioni alternative, in mancanza dei fondi Pac, per gestire gli asili comunali, ma non si vuole perseguire nessuna soluzione alternativa, come emerso dal confronto dello scorso giovedì. Un’ostinazione che non comprendiamo che ha il sapore di una scelta politica aprioristica, per non dire punitiva”.
Noi siamo sempre aperti al confronto e non certo per tutelare chissà quale interesse.
Gli insegnanti delle attività integrative non meritano di esser trattati in questo modo e soprattutto non lo meritano i piccoli alunni che giorno dopo giorno beneficiano della loro opera, da tutti ritenuta meritoria.