Quale modo migliore di onorare il glorioso patrono di Ragusa, San Giorgio martire, se non a cavallo? Al santo cavaliere hanno reso omaggio, ieri mattina, decine di appassionati che hanno partecipato alla seconda edizione del raduno equestre organizzato con il sostegno di Comune, Csain e associazione sportiva No al doping, dedicato alla memoria di don Pippinu Firrincieli, storico portatore. La sfilata di cavalli è stata salutata con grande entusiasmo dai residenti dei centri storici cittadini, prima Ibla, poi la zona di via Roma e quindi il ritorno di nuovo nel quartiere barocco sino in piazza Duomo. E’ stato un vero e proprio antipasto in vista dei solenni festeggiamenti che prenderanno il via domenica 21 maggio. Tutto organizzato nei minimi particolari anche grazie alla presenza degli addetti alla pulizia che hanno fatto in modo che il transito dei cavalli nelle varie zone cittadine avvenisse senza alcun tipo di problema sul piano igienico. Insomma, una vera e propria festa che ha visto la presenza anche del parroco della chiesa Anime sante del Purgatorio, don Gino Scrofani, che non ha voluto mancare alla foto ricordo con tutti i partecipanti, momenti memorabili sottolineati dagli scatti dello studio fotografico Luigi Antoci di piazza San Giovanni 23 a Ragusa. La riunione dei partecipanti presso il parcheggio San Paolo. Da qui, cavalli e cavalieri, attraverso la circonvallazione, si sono spostati al Giardino Ibleo, per poi risalire da via del Mercato e arrivare sino a piazza della Repubblica. Il gruppo, quindi, attraverso la strada che conduce al cimitero di Ragusa centro e quindi via Addolorata, è giunto in via Roma, transitando per piazza Libertà, ponte San Vito e da qui, attraverso il corso Italia e corso Mazzini, è ridisceso verso Ibla per poi arrivare in piazza Duomo. “E’ stato un momento entusiasmante ed emozionante – dice Sergio Donzella, uno dei promotori dell’evento – l’esperienza maturata lo scorso anno ci è servita parecchio e ci siamo dati da fare affinché tutto potesse riuscire per il meglio. La presenza dei turisti ha reso questo momento celebrativo ancora più significativo e denso di contenuti”.