“Con riferimento alla prevista inaugurazione del nuovo presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Ragusa, spiace comunicare che per sopravvenute criticità, in corso di risoluzione, la stessa non avrà luogo in data 26/06/2017”. Questa la sintetica ma esaustiva nota che arriva dall’ufficio stampa dell’Asp 7. La quale prosegue: “Sarà cura di questa direzione rendere nota, a breve, la nuova data di inaugurazione”. Quindi i problemi esistenti e denunciati più volte negli ultimi giorni da vari organi di informazione erano fondati. La collettività ragusana ne prende atto. Aricò aveva incontrato ieri a Palermo il governatore, Rosario Crocetta. C’è un’indagine della guardia di finanza, disposta dalla procura e dal procuratore facente funzioni, Marco Rota, che riguarda i collaudi di alcuni impianti di strutture del nuovo ospedale. Faldoni e computer sotto sequestro e, adesso, in una stanza a disposizione della procura. Il fascicolo arriva sulla scrivania del magistrato e ci sono persone sotto indagine. Stamattina, in una lunga dichiarazione su La Sicilia, il presidente della commissione Sanità all’Ars, Pippo Digiacomo, aveva chiaramente detto di non essere d’accordo con l’inaugurazione fissata per lunedì ed aveva annunciato la sua assenza, semmai fosse stata confermata. Invece, intorno a mezzogiorno, il manager, Maurizio Aricò, ha comunicato ai primari dei reparti ancora non trasferiti e a quelli dei reparti già al ‘Nor’ – come la Rianimazione – che non ci sarà inaugurazione fra tre giorni. Piuttosto, domani, scadono i tre anni del mandato di Aricò alla guida dell’Asp di Ragusa (con nomina 24 giugno 2014) per cui, se il rinvio fosse lungo e non solo di qualche giorno, si potrebbe verificare la sua assenza, almeno come capo della sanità iblea, nel giorno della ‘prima’ del nuovo ospedale.