“Avere appreso che il rapporto Unicredit Touring club 2017 colloca l’area iblea al terz’ultimo posto in Sicilia per presenze turistiche mentre il Comune di Ragusa continua a reiterare in atteggiamenti assolutamente devastanti per il comparto, ci fa capire che, adesso, non bisogna più lasciare spazio e respiro a questi amministratori che non sanno quello che fanno”. Ad affermarlo i consiglieri comunali del Partito Democratico, Mario D’Asta e Mario Chiavola, i quali fanno riferimento all’episodio denunciato ieri dallo storico vittoriese Paolo Monello. “Quest’ultimo – sottolineano i rappresentanti dem – è stato in visita, di domenica, al castello di Donnafugata, nel pomeriggio. E, tanto per cambiare, ha trovato le porte dell’antico maniero sprangate. Non è la prima volta che ci occupiamo di questo disagio. Ma non possiamo continuare a fare di queste magre figure. Monello si chiede come mai, e ce lo chiediamo pure noi, il castello era chiuso la domenica pomeriggio visto che, così come indica lo stesso cartello, dovrebbe essere aperto dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19. In più, lo stesso storico non ha potuto fare a meno di sottolineare che c’era sporcizia canina dappertutto. E poi si chiede: ma il Comune di Ragusa che li mette a fare i cartelli? E tutta la retorica sui luoghi di Montalbano? Che vengono a vedere i turisti? Porte sprangate e sporcizia? Qualcuno, a palazzo dell’Aquila, risponda ai pesanti interrogativi che arrivano da uno degli studiosi più eminenti del nostro territorio”. In più, i due democratici si soffermano sulle notizie diffuse in queste ore e concernenti il rapporto Unicredit Touring club 2017. “Le politiche grilline sul comparto turistico – aggiungono D’Asta e Chiavola – si confermano fallimentari. Lo asserisce anche questa indagine. Il Comune di Ragusa ha delle potenzialità inespresse che dovrebbero servire a fare decollare l’intero territorio provinciale e che, invece, piuttosto, lo frenano. E non possiamo accampare come scusante di questo calo neppure la crisi. Infatti, si è sempre detto che, a causa delle congiunture internazionali, l’estate 2017 avrebbe dovuto essere per la Sicilia un vero e proprio toccasana dal punto di vista turistico. Invece, Ragusa si è risvegliata ultima tra gli ultimi e occorrerà fare un buon bagno di umiltà per rendersi conto che in questo modo non è possibile andare avanti visto che, a quanto pare, anche l’effetto Montalbano ha ultimato il proprio traino”.