Qualificato incontro promosso dall’associazione ‘Liberi Cittadini’ su ‘LibertA?, cittadinanza, lavoro: quale futuro?’, servito per offrire una riflessione su temi che meritano particolare attenzione nell’attuale contesto sociale.
Il Presidente, il dr. Giuseppe Guccione, nel suo intervento di chiusura dell’ampio dibattito, ha voluto esprimere soddisfazione per la numerosa partecipazione ed orgoglio per avere all’interno del movimento numerosi ragazzi entusiasti e competenti, auspicando, altresé, una più ampia presenza di giovani per quello che considera un ‘esperimento di società consapevole e responsabile’.
‘Liberi Cittadini’, al riguardo, ha dato vita alla sezione ‘Liberi Cittadini Giovani’.
Il Presidente Guccione, nel tratteggiare la nascita e l’evoluzione del movimento, ha evidenziato come, tra le finalitA? operative ci sono quelle di creare un luogo di incontro, dove ognuno possa avere diritto di parola e di critica, allargato, appunto, ai giovani.
Ad aprire le relazioni la biologa Carmela Nicita che ha centrato il proprio intervento sull’originale parallelismo tra il ‘deficitario funzionamento del sistema immunitario’ con la conseguente proliferazione di cellule tumorali ed il ‘malfunzionamento del sistema immunitario sociale’, reso tale dalla precarizzazione delle vite dei cittadini.
La dott.ssa Nicita ha concluso con un forte richiamo alla consapevolezza: ‘Il sistema immunitario siamo noi, siamo tutti noi, ognuno di noi, con la propria intelligenza, col proprio entusiasmo e con la propria voglia di cambiare’.
Giovanni Iacono, sociologo, ha incentrato il suo intervento sul tema della ‘Consapevolezza del destino’.
Il concetto della libertA? viaggia nella storia, attraverso il pensiero di grandi uomini. LibertA? A? sensibilizzazione delle coscienze, processo che muove dalla consapevolezza del destino. Un destino scelto e non scritto da altri. LibertA? A? essere consapevoli delle false ideologie. A? saper fronteggiare gli inganni della storia. Essere rivoluzionari.
Poi è stata la volta dei giovani del movimento Liberi Cittadini.
Alessia Fazzi, studentessa, al secondo anno di scienze politiche Università di Catania, ha trattato in modo appassionato il tema dei ‘Giovani nella società di oggi’.
‘Centrale ‘ ha sottolineato – A? la voglia e l’orgoglio di esserci, di non rassegnarsi, di essere protagonisti del proprio futuro’. E ha portato quali esempi di vita le storie di illustri martiri della libertA? come Impastato, Falcone e Borsellino. ‘Se si fossero arresi al compromesso, saremmo tutti meno liberi!’
Marco Schembri, giovane ‘imprenditore’ del precariato, si sofferma sul concetto di solidarietà.
Ragusa è stata definita ‘capitale italiana del sangue’, per l’enorme numero di donatori e donazioni.
Lo stimolo di riflessione che Marco lancia alla platea è stato: ‘PerchA? non c’A? travaso tra la solidarietà per la salute e la più ampia solidarietà sociale, la base sicura per una comunitA?, in cui nessuno A? lasciato indietro?’ Questo dovrebbe essere l’impegno dei giovani, nella costruzione di una società migliore’.
Ha concluso gli interventi, Andrea Gulino, impiegato, nonostante la giovane etA?, nel settore dell’informatica. Ha affrontato un tema attuale e scottante ‘La fuga dei cervelli, delle energie e delle imprenditorialitA? giovanili’.
Mancando politiche attive di ancoraggio al territorio, per i giovani è più facile partire che restare.
Andare incontro ad un destino già organizzato, magari poco entusiasmante ma organizzato. Restare vuol dire essere ‘imprenditori di sé stessi’. L’invito A? quello di scrollarsi di dosso, la polvere dell’apatia e della noia. Essere responsabili del proprio futuro. L’orgoglio di non dover dire grazie ad un padrino politico.