La campagna elettorale entra prepotentemente nell’aula del Consiglio Comunale. Si preannunciava la consueta doppia seduta, con la mancanza del numero legale al primo appello, l’apertura in secondo appello per le comunicazioni alle quali sarebbe seguito il nuovo rinvio alle 24 ore.
Invece bagarre, per colpa, innanzitutto, del nuovo impianto audio che toglie la parola, al termine dei quattro minuti meglio della più precisa conduzione dei lavori d’aula.
A fare le spese di un intervento troncato improvvisamente, manco a farlo apposta, i consiglieri Tumino e Lo Destro che hanno inscenato le rispettive proteste, continuando a parlare nonostante i tentativi della vice presidente di contenere il loro eloquio.
Situazione decisamente da aggiustare, anche se resta poco tempo, ormai, per le esibizioni dei consiglieri più esuberanti e per una conduzione dei lavori d’aula della vice presidente che, spesso, si rivela inadeguata al ruolo: non si può dire ad un consigliere comunale, come è stato detto in aula a Lo Destro: ‘Lei non A? nessuno in questa aula’.
Gli animi erano evidentemente surriscaldati da una serie di interventi assai pesanti che si sono scambiati maggioranza e opposizione.
Dopo quello iniziale di Tumino, che coglieva l’occasione per ribadire le manchevolezze dei 5 Stelle, a proposito di mancata presentazione e del bilancio e di procurata disaffezione della gente per la politica, da parte dei pentastellati, era stato Chiavola insinuare le voci su una presunta candidatura indipendente del vicesindaco Iannucci.
Ha destato scalpore in aula l’intervento seguente del consigliere Maurizio Stevanato, capogruppo dei 5 Stelle, che si è rivoltato contro le voci di doppia candidatura nel Movimento 5 Stelle e, segnatamente, per un articolo che, riprendendo il vicesindaco Iannucci, durante una partita di biliardo, lo dava candidato intento a formare una o due liste di sostegno.
Per Stevanato A? opportuno che si faccia chiarezza, per il capogruppo deve essere il sindaco a venire in aula e smentire quell’articolo, perché non potrebbe esistere che un amministratore di un comune a 5 Stelle possa essere protagonista di una sorta di doppio gioco.
Stevanato ha chiesto chiarezza a nome di tutto il gruppo, inevitabilmente ha dato l’impressione di un attacco all’amministrazione, segnatamente al vicesindaco Iannucci, anche se, informalmente, alla fine della seduta ha voluto precisare, a chi scrive, i termini del suo intervento che sarebbe stato mirato ad esigere chiarezza a beneficio del Movimento che in questi giorni A? sottoposto ad attacchi e critiche di ogni tipo.
Il capogruppo ha voluto chiedere chiarezza nella consapevolezza che nessuno potrebbe impedire a Iannucci, come ad altri, di perseguire altre strade, ma fino a quando non ci sono elementi per provare la malafede nei rapporti con il Movimento, tutto resterebbe allo stato di illazioni.
Appunto per questo si chiede un intervento risolutore in aula, un tentativo per attutire la morsa dell’attenzione sui 5 Stelle che, ha fatto notare Stevanato, evitano, invece, per garbo politico istituzionale di cavalcare la tigre sui contrasti interni e sulle rivalitA? personali di altri partiti, movimenti e coalizioni che sono veramente nell’occhio del ciclone per le loro difficoltA? a trovare sintesi per le candidature.
Le precisazioni del consigliere Stevanato, persona affidabile e moderata, sarebbero bastate per derubricare un apparente attacco ai vertici dell’amministrazione a tentativo di tutelare il Movimento 5 Stelle e quelli che saranno i candidati, a sindaco e a consigliere comunale, ma ci si è messa di mezzo la consigliera Sigona che ha precisato che avrebbe voluto dire le stesse cose sulla eventuale candidatura del vicesindaco Iannucci, ma, chiaramente, da consigliere di opposizione, ruolo per il quale ha sollevato, invece, la problematica degli spettacoli per il prossimo cartellone estivo che Iannucci si accingerebbe a programmare.
La Sigona vuole capire con quali fondi si organizzerebbero spettacoli per la prossima estate, non vorrebbe che qualcuno organizzasse la campagna elettorale da amministratore in carica.
Facile per la Sigona delineare uno scenario di candidature, di mancate dimissioni, di organizzazione di spettacoli, di appelli a chiarimenti in aula a beneficio dei cittadini, gridando, come altre volte ha fatto, all’indirizzo di sindaco e assessori, sulla mancanza di coerenza e di mancato ossequio ai principi del Movimento 5 Stelle che, perA?, A? opportuno dirlo, lei stessa ha abbandonato, abbattendo definitivamente quel che restava della maggioranza pentastellata in aula.
Poi c’è stato l’intermezzo del consigliere Massimo Agosta che ha evidenziato come il CIPE, nonostante le assicurazioni di ministri e onorevoli non abbia discusso della Ragusa-Catania nelle sedute che dovevano essere dedicate al raddoppio della 514.
L’opera era stata presentata come cantierabile, evidentemente, ha sottolineato Agosta, era solo campagna elettorale, per cui sarebbe d’uopo che i politici che hanno fatto le solite promesse a vuoto, porgessero le scuse ai ragusani, assieme a quegli esponenti del Partito Democratico che hanno venduto fumo, per essere più precisi il consigliere ha detto che i vari esponenti del governo PD hanno fatto una marchetta elettorale.
Poi l’intervento del consigliere Lo Destro che ha ripreso le critiche all’amministrazione per le spese eccessive dedicate all’effimero, senza perA? andare a toccare l’operato del vicesindaco che è stato, stranamente, risparmiato da Lo Destro.
Piuttosto, il consigliere del gruppo misto, prima aderente al gruppo di Maurizio Tumino e poi passato a #diventeràBellissima (ma ne fa parte ancora ? non se ne è più parlato NdR) ha colto l’occasione per parlare della candidatura annunciata del Presidente del Consiglio Tringali, preoccupato per il fatto che la seconda carica di palazzo dell’Aquila non si sarebbe ancora dimesso, creando una situazione che potrebbe essere imbarazzante per il solo fatto che un presidente in carica potrebbe interferire con il bilancio in fase di preparazione, che si potrebbe, addirittura, ‘cucire addosso’, un modo come un altro, quello di Lo Destro di offendere l’operato di sindaco e assessore al bilancio che si farebbero ‘manovrare’ da Trinagali, cosa peraltro assai improbabile, per beceri calcoli elettorali.
Alla fine, lo spegnimento automatico dell’audio, allo scadere dei quattro minuti e la bagarre di cui abbiamo accennato. Non si può dire che sia stato un consiglio noioso, a differenza degli ultimi piuttosto amorfi.