Praticamente ufficializzata dai 5 Stelle di Modica, la candidatura di Carlo Cartier a sindaco della città della Contea aspetta solo il nulla osta del Movimento nazionale.
Dopo aver tentato, nei giorni scorsi, di ‘raffreddare’ le voci sulla scelta dei pentastellati modicani, il gruppo A? uscito, addirittura, con un comunicato per spiegare la candidatura.
I 5 Stelle di Modica, si legge nella nota, ‘vogliono mettere al centro dell’azione amministrativa le opportunitA? di sviluppo turistico/ culturale attraverso la pianificazione, la concertazione con le categorie e la promozione degli eventi, con particolare attenzione alle opere strutturali necessarie al territorio per cogliere appieno le mille sfumature di questo fenomeno che crea benessere economico e sociale.’
Inoltre, intravedono nel candidato quelle attenzioni rivolte ai cittadini che faticano ad arrivare alla fine del mese, che perdono il lavoro o, addirittura, la casa, alle piccole imprese tirate su con il sudore di anni di lavoro, che oggi sono in difficoltA?.
Per i 5 Stelle il Comune deve tutelare imprese e cittadini dalla crisi, secondo il principio cardine del Movimento, secondo il quale nessuno deve rimanere indietro.
Si vuole una Modica di nuovo protagonista nella politica regionale e nazionale, condizione senza la quale ogni sforzo viene vanificato come dimostrano la chiusura del Tribunale e del Carcere e gli attacchi all’ospedale Maggiore, la città ha enormi potenzialitA?, che vanno opportunamente valorizzate, per tornare ad essere la città di riferimento culturale ed economico della Sicilia Orientale.
Cartier, modicano, 67 anni, appartenente ad una famiglia alto borghese, il padre di origine francese, il nonno materno Arturo Goffredo Anello, medico stimatissimo nella sua città che lo ricorda con un busto esposto al palazzo della Cultura, si trasferA?, giovanissimo, a Roma, dove intraprese la carriera artistica.
Attualmente, A? direttore artistico a titolo gratuito del Teatro Garibaldi, non ha esperienze in politica, con lui il Movimento 5 Stelle tenta di confermare ed accrescere il 50 % di consensi conquistato alle ultime regionali in città.
Salgono cosé a 5 i candidati a sindaco di Modica, l’uscente Ignazio Abbate, Salvatore Poidomani per l’area di sinistra, Roberto Garaffa, ex UDC, per l’area di centro e Gabriele Amore per la Lega.
In una città dove alto è il senso della cultura e delle tradizioni culturali, la candidatura di Cartier assume una valenza del tutto particolare e costituisce la vera novità delle amministrative.
Impossibile non soffermarsi, da ragusani, sulla ‘normalitA?’ dei modicani nella scelta delle candidature, in maniera soft il sindaco in carica si è riproposto, la sinistra ha fatto sintesi su un nome, senza distinzione fra centro sinistra e sinistra, anche il centro, tradizionalmente rappresentato ad alti livelli, ha il suo nome, anche a destra il nome della Lega A? venuto fuori senza polemiche e contrasti.
Ben altra musica nel capoluogo, dove ci sono solo candidati di liste e movimenti civici che ambiscono a rappresentare le forze politiche. Solo il Partito Democratico ha espresso, tramite le normali procedure, il suo candidato, per il resto fuoriusciti dai vari partiti che cercano di assicurarsi il futuro, inesistenti le candidature volute dalla base, tutte autocandidature che si vogliono imporre a forza.
Assai autorevole l’ultima, dell’avv. Peppe Cassi, presentata come voluta da un comitato di cittadini ma, in effetti, frutto della spinta dei partiti di centro destra che, da tempo, accarezzavano l’idea di poter godere la disponibilitA? del personaggio, ancora ricordato per i suoi trascorsi da idolo del basket locale.
Ma anche la candidatura di Peppe Cassi attende l’appoggio ufficiale delle formazioni di centro destra che lo hanno coinvolto, perché ci sono da superare le ultime resistenze dei candidati che si volevano proporre come bandiera della coalizione ritenuta vincente sulla scorta dei risultati delle ultime elezioni.
E insistono pure gli attriti fra i notabili di Forza Italia, a complicare un quadro che, nell’altro versante, vede il candidato del Movimento % Stelle, scelto dalla base, in attesa del nulla osta da parte del Movimento 5 Stelle nazionale: ma perché a Modica i 5 Stelle possono comunicare ufficialmente la loro scelta, ancorchA? da ‘certificare’ e, invece, a Ragusa, Cancelleri impone lo stand-by ?
il 5 Stelle perdente, come lo definisce qualche grillino di Ragusa, che ha provocato la spaccatura del meetup ufficiale a Ragusa, che ha privato la città capoluogo, per sua espressa scelta, di un candidato alle ultime nazionali, che ha disconosciuto l’accordo di Piccitto con i vertici del Movimento per il prosieguo del ‘progetto’ con il vice Massimo Iannucci, che ha ripescato la Campo dopo averla fatta esautorare, continua a rivolgere attenzioni del tutto particolari e inspiegabili, alla nostra città, mentre lo stesso non accade a 15 chilometri di distanza.
Con tutto quello che ne consegue, in termini di confusione fra gli elettori, che vanno chiedendo, ai 5 Stelle locali, come ci è stato riferito, se il candidato A? Iannucci o Tringali, o se ci sarà un quarto nominativo dopo quelli del vicesindaco, di Guglielmino, altra scelta del meetup, e di Tringali.
Siamo già a 60 giorni dalle elezioni A? non è possibile tracciare una griglia con i candidati dei principali partiti e movimenti.
Come se non bastasse, si organizzano gli open day nella nuova sede del Movimento 5 Stelle, una sorta di ‘porte aperte’ del sabato per accogliere simpatizzanti e semplici cittadini da ascoltare con le loro proposte, le loro idee, i loro suggerimenti, senza poter dire loro chi è il candidato sindaco.
Ora ci si mette anche l’on.le Campo che, in un post per invitare al prossimo open-day, senza candidato, titola con lo slogan ‘I CITTADINI SONO I NOSTRI CANDIDATI” non avendo di meglio.
Senza dubbio uno slogan efficace per significare che il programma lo fanno i cittadini, ma ci chiediamo, del programma presentato nel 2013, per buona parte non realizzato, e la Campo ne sa qualcosa essendo stata assessore della giunta Piccitto, cosa ne sarà?