Degno delle migliori serie di Twin Peacks o del Commissario Montalbano, la vicenda relativa alla candidatura di Forza Italia, e della coalizione di centro destra, a Sindaco della Città di Ragusa si arricchisce di sempre nuovi episodi.
Eravamo fermi all’ultimo comunicato del coordinatore provinciale Giovanni Mauro che si vedeva restituita la patata bollente dal vertice regionale che non era riuscito a scegliere fra i contendenti, Tumino e Migliore.
Mauro aveva tirato fuori l’ennesima novità dell’incontro con i candidati per un confronto su alcuni temi specifici che Forza Italia riteneva essenziali delle linee programmatiche del futuro sindaco della coalizione, incontro che si doveva tenere oggi, da tutti considerato, in ogni caso, il giorno del chiarimento definitivo.
Alle ore 17 è spuntato, invece, dalle notifiche, la mail del coordinamento siciliano, del commissario GianFranco Miccichè che ha sancito la designazione ufficiale per Maurizio Tumino.
Stringato ed essenziale il comunicato che parla del candidato scelto da Forza Italia per Ragusa, di un Maurizio Tumino che avrebbe sposato appieno il programma di Forza Italia e che viene considerato il candidato più consono per storia personale, qualità politica e professionale, nonché per comune militanza.
Solo una coda alla nota, nella quale Miccichè esprime la certezza che un’alleanza coesa e compatta porterà ancora una volta al successo, invitando tutte le forze che compongono la coalizione a sostenere convintamente Maurizio Tumino.
Se fino a ieri il coordinatore provinciale, Giovanni Mauro, poteva essere considerato come il perdente di questa aspra contesa fra i notabili del partito per affermare il candidato prediletto, stasera la situazione è ribaltata.
L’on.le Minardo aveva affidato a Sonia Migliore il pezzo forte dei suoi uomini nel capoluogo, che in cambio dell’appoggio aveva ottenuto la designazione di assessore in una eventuale giunta municipale.
Non si era voluto sporgere oltre, non si parlava di Forza Italia ma il suo appoggio alla Migliore era del tutto malcelato, addirittura arrivando a sfiorare il dileggio con un post che recitava: “indovinello politico del sabato sera… Se in comune capoluogo due delle tre espressioni più importanti del partito, di fronte alla tua manifesta incapacità decidono di andare per la loro strada, cosa vuol dire ??? Trai le tue conclusioni ed evita ulteriori disastri…”
Troppo chiaro il riferimento al coordinatore provinciale che stasera ha motivo di sbellicarsi dalle risate per il post.
Ora sarà Minardo a dover trarre delle conclusioni, come pure ci sarà da meditare per il dr. Mallia e per Orazio Ragusa che, in fatto di scelte strategiche, dovranno andare a lezioni private
Certo, alla luce della situazione attuale, non cambia molto per i candidati, a Maurizio Tumino è stata consegnata quella scatola di cioccolatini vuota che pensavamo fosse destinata a Sonia Migliore: ora l’interrogativo di fondo è: le tre espressioni più importanti di Forza Italia avranno a disposizione 24 iscritti o simpatizzanti da mettere in lista ?
Maurizio Tumino potrà dare una mano di aiuto con i suoi uomini abituati a transitare da partiti a movimenti e da movimenti a liste civiche e ritorno, ma mettere insieme 24 personaggi dotati del minimo di voti e di credibilità politica non sarà cosa facile, soprattutto con l’aria che tira.
Verosimilmente, Minardo si defilerà, definitivamente, dalla contesa, Orazio Ragusa sarà in grande imbarazzo, dal momento che il suo stratega, Ciccio Barone, è già accasato con Cassì, Mauro ne esce, in ogni caso, con il minimo dei danni perché potrà far valere quanto detto da Miccichè a proposito di Maurizio Tumino, d’altra parte fra i due compari il rapporto non si era mai del tutto incrinato, era Occhipinti a costituire l’elemento di separazione, fin da i tempi del commissariamento a tre di Forza Italia.
In effetti, tra i contendenti, Tumino, nonostante il madornale errore di avere abbandonato Forza Italia, fra l’altro nel momento meno opportuno, era sempre ‘uno dei nostri’, quello che incarnava gli ideali dell’uomo di Forza Italia, con tutti i pregi e i difetti del caso.
Un dipinto le parole di Miccichè, “consono per storia personale, qualità politica e professionale, nonché per comune militanza”.
Per chi conosce la storia di Forza Italia, era da considerare un sacrilegio a tutti gli effetti la scelta di Sonia Migliore, una donna di origini socialiste, poi passata nell’UDC dove ha militato sempre con intenti divisivi e mai inclusivi, sempre impegnata a far allontanare gente dal partito per affermare una supremazia che non ha mai ottenuto, anche lei protagonista del grossolano errore di aver abbandonato la sigla politica che l’aveva fatta entrare in Consiglio Comunale.
Ripetiamo, non cambia molto, la prima fila resta sempre la stessa, la coalizione difficilmente potrà essere ricomposta, Tumino deve sempre recuperare dalle retrovie, occorrerà verificare se riuscirà ad inserirsi tra i primi, oppure se Cassì infilerà nel finale quelle serie di tiri da tre punti che, un tempo, spezzavano le gambe agli avversari, soprattutto dal punto di vista psicologico.
Sullo sfondo, però, che sempre Tringali con l’aureola a 5 Stelle, se ci sarà l’ennesimo miracolo grillino ogni performance sarà vana.
Mentre chiudiamo l’articolo, arriva una nota di Maurizio Tumino, che riportiamo integralmente:
Ringrazio Gianfranco Miccichè e Forza Italia per il sostegno accordatomi.
Sono felice di ritrovare al mio fianco gli amici di sempre in un percorso importantissimo, per me e per la mia città.
L’assonanza piena al programma, già condiviso dalle formazioni civiche che sostengono, dalla prima ora, la mia candidatura, è il buon viatico per iniziare un cammino che condurrà l’intera coalizione dei moderati sullo scranno più alto di Palazzo dell’Aquila.
Sono certo che tutte le altre forze civiche presenti sul territorio, e gli altri partiti della coalizione, possano adesso sostenere con altrettanta forza la mia candidatura per costruire davvero l’unione dei moderati.
Maurizio Tumino