Da tempo, avevamo ‘cercato’ un contatto con Giovanni Iacono, per ascoltare una voce autorevole della politica locale, ma fino al momento dello scioglimento delle riserve sulle scelte, sue e del gruppo che lo affianca, era comprensibile che l’uomo politico non volesse anticipare le strategie per la prossima consultazione elettorale.
Ma non abbiamo mollato la presa perché sapevamo che Giovanni Iacono, metodologo, sociologo, ex presidente del Consiglio Comunale, fa comunque presa sul lettore, indipendentemente dalle sue posizioni, peraltro sempre condivise dalla gente autorevole e di peso.
Non è possibile dimenticare le illustri presenze in Partecipiamo, impossibile non afferrare il prestigio dei vertici e degli aderenti all’Associazione ‘Liberi Cittadini’, come impossibile risulta non rilevare che l’alleanza politica con Peppe Cassì e la prestigiosa formazione della sua lista, la comunanza di intenti con Ciccio Barone, il consolidato rapporto con Franco Antoci e quello concreto con Fratelli d’Italia, che prescinde da radici ideologiche diverse e distanti ma risulta patto di responsabilità a favore della città, il tutto inserito nel contesto di una coalizione che risulta la più qualificata per totale composizione di persone ‘per bene’ politicamente nel variegato scenario della politica locale.
Dott. Iacono, lei è stato presidente del Consiglio Comunale dimessosi, volontariamente, per protesta contro il tentativo di togliere a Ragusa parte delle royalties. Si è sempre distinto per il suo forte impegno etico e per la concretezza di tantissime realizzazioni che oggi sono norme per il territorio comunale e senza mai essere stato amministratore ma semplice Consigliere Comunale.
Tutti si attendevano la sua candidatura a Sindaco ed anche i movimenti che fanno riferimento a lei, avevano fatto appello a candidarsi. Come mai non si è candidato?
Mi sono voluto ‘allineare’ ai tempi attuali (dice Iacono, ridendo). Oggi, in politica, non conta avere il ‘curriculum’ di etica e concretezza ma la carriera è direttamente esponenziale alla nullità del curriculum.
Non avere ‘curriculum’ è un vanto ed un vantaggio, avere ‘curriculum’ è quasi scandalo, contaminazione.
Non conta il fare ma l’apparire. Paradossalmente, non realizzando mai nulla si passa inosservati agli occhi della gente e cosi ci si può candidare a vita ed ogni volta apparire come ‘nuovi’.
Ho cercato, in maniera pubblica e privata, di creare un ‘rassemblement’ di liste civiche che mettesse insieme gruppi affini e gruppi diversi per un progetto comune per la città e dopo decidere il nome del Sindaco.
Un metodo democratico che fosse forma e sostanza ma non ci sono riuscito perché ognuno riteneva la propria persona al di sopra di qualsiasi metodo, di tutto e di tutti.
Così, pur ritenendo, fatti alla mano che la mia candidatura fosse quella più ‘naturale’ anche ‘giusta’ in ragione di ciò che avevo fatto, con più ‘frecce nell’arco’ , ancora una volta, controcorrente, ho ‘praticato’ i miei princìpi ed anziché ‘predicare’ ho dato testimonianza di anteporre alla mia persona e alle legittime ambizioni, l’interesse generale della coesione rispetto alla frammentazione.
I fatti le danno merito. Avete fatto una lista ‘Ragusa fuori dagli schemi’ qual è il significato di questo nuovo progetto ?
E’ un progetto che è in continuità con la nostra storia, con il nostro impegno di questi 5 anni in Consiglio Comunale in rappresentanza del movimento ‘Partecipiamo’ di cui mi onore di fare parte di avere rappresentato in Consiglio Comunale.
Gran parte dei componenti la lista ‘Ragusa fuori dagli schemi’ sono membri di ‘Partecipiamo’ ma è anche un progetto nuovo che vede persone provenienti da altri movimenti con i quali siamo federati come Liberi Cittadini. Vi è stata una evoluzione in chiave distintiva nell’azione dei due movimenti che hanno voluto accentuare, per il futuro, la loro natura culturale ma anche, spiccatamente, sociale di Partecipiamo che in tutti questi anni, in maniera silenziosa ed ammirevole, ha svolto tante azioni di carità e con alcuni suoi volontari ha curato e cura la distribuzione gratuita alimentare agli indigenti due volte la settimana e quindi il futuro di Partecipiamo sarà più di natura culturale, di impegno civile e sociale mentre altri componenti svolgeranno il loro impegno di carità attraverso il servizio in politica.
La scelta del candidato Sindaco è andata su Peppe Cassì perché la stragrande maggioranza di Partecipiamo ha apprezzato il riconoscimento che Cassì ha voluto dare, pubblicamente, all’impegno etico, forte e determinante del sottoscritto di tutti questi anni e l’appello di condivisione della costruzione di un programma comune fattoci, in maniera pubblica, dallo stesso Cassì che è subito apparso come una persona perbene, esponente della società civile e quindi espressione civica, in linea con il nostro modo di essere.
‘Ragusa fuori dagli schemi’ è, oggettivamente, una lista di qualità composta da persone molto conosciute ed apprezzate ma basta non avere fatto politica per essere ‘promossi’ ?
Mettere in campo questo patrimonio è già essere ‘fuori dagli schemi’. L’esperienza è sapienza, diceva Leonardo da Vinci, e questo vale nella vita come nella politica operosa e virtuosa. La malapolitica nasce da chi fa la politica come professione e da chi utilizza la politica per farsi i fatti propri.
Nella lista ‘Fuori dagli schemi’ abbiamo voluto inserire persone che si sono già distinte in maniera molto positiva nella vita professionale e civile ed alcuni rappresentano anche punte di ‘eccellenza’, basti pensare al capolista, maestro fotografo Giuseppe Leone di cui mi onoro di essere amico e che fa parte integrante della storia culturale di questa città.
Visitare il suo laboratorio apre già gli orizzonti perché ci si rende conto che è stato crocevia di personaggi del calibro di Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino, Vincenzo Consolo, Sellerio, ecc. La scelta di Leone è un messaggio forte a questa città.
Un grido di dolore che parte dal centro storico distrutto di Ragusa superiore ma anche di speranza, di impegno autorevole, di testimonianza, di conoscenza. Basta scorrere la lista per rendersi conto delle persone e di come queste persone siano integrate in un tessuto civile e professionale che, razionalmente, dovrebbe condurle fuori dalla politica attuale e, invece, hanno voluto essere ‘fuori dagli schemi’ comuni della corsa al ‘ribasso’ e dove si tende ad omologare, catalogare ed etichettare. Noi mostriamo i nostri ‘volti’, il nostro vissuto, le nostre esperienze, le nostre competenze.
Lei è indubbiamente l’autore di tutto questo è persona molto affermata nella vita professionale e dedica parte del suo impegno di vita alla politica, è il leader riconosciuto ed apprezzato ed il suo ruolo fino adesso è sotto gli occhi di tutti ma il suo futuro politico quale sarà?
Per ‘Ragusa fuori dagli schemi’ abbiamo scelto, non a caso, il colore arancione. Un colore simbolo di fiducia in sé stessi e negli altri ed è questo il programma dal quale vogliamo partire.
‘Ragusa fuori dagli schemi’ è un progetto civico che si compone di etica, esperienza, idee, progettualità incarnate nelle persone che ne fanno parte.
Il progetto è composto da una squadra che vedrà persone impegnate nei vari ruoli, chi in Consiglio Comunale e chi, come il sottoscritto, in Giunta, se vince Cassì come auspichiamo e crediamo.
Per la realizzazione di un programma amministrativo che abbiamo presentato agli elettori. Un programma che abbiamo condiviso con gli altri componenti la coalizione che, ovviamente, ne sono parte integrante e dove non promettiamo che Ragusa sarà il giardino dell’eden ma dove ‘Ragusa fuori dagli schemi’ forte della sua identità e dell’etica delle convinzioni sarà garante del radicale cambiamento nel metodo di gestione amministrativa e nel merito delle politiche pubbliche.
Spero, sul piano personale, di poter anche contribuire ad innescare, come amministrazione comunale, meccanismi culturali tendenti ad invertire i processi di individualizzazione estesa e favorire i fattori di integrazione della società.
È un progetto basilare, fondamentale ed intendo impegnarmi investendo nell’umanità e nella comunità.
Le scelte vengono prima delle cose da fare ed è quindi una scelta ‘fuori dagli schemi’ rispetto alla politica moderna che è fatta da ‘vuoti’ che in ragione del nulla fanno il ‘pieno’ elettorale, di interessi individuali, di anomia, di abbandono di speranze collettive.
Tra il dire e il fare non ci sarà il mare ma, semplicemente, il vostro voto a ‘Ragusa fuori dagli schemi’ con Cassì sindaco.