Giunge una nota congiunta dei Direttivi delle Associazioni ‘LIBERI CITTADINI’ e ‘PARTECIPIAMO’ che riferisce del confronto avuto in merito a tre problematiche che assillano la città e sulle quali i componenti dei due organismi direttivi hanno deciso di assumere posizioni e azioni comuni.
Questo il contenuto integrale della nota diramata:
I due direttivi delle associazioni ‘PARTECIPIAMO’ e ‘LIBERI CITTADINI’ si sono confrontati su tre problematiche: ‘Rete Ospedaliera’, ‘Royalties’, ‘Ciclo rifiuti e discariche’ ed hanno deciso di assumere azioni e posizione comuni.
1) La delibera della Giunta Regionale di riordino della rete ospedaliera è l’esatta negazione del DM 70/2015 ‘verso il quale’ dice di volere andare.
Per la determinazione delle UOC/UOS il modello che prevede la norma è l’’Hub & Spoke” ma non vale, evidentemente, per la provincia di Ragusa dove si sono livellati le classificazioni degli ospedali senza coerenza con le UOC e UOS.
L’esempio più emblematico è la cancellazione da Ragusa dell’UOC di ‘malattie infettive e tropicali’ allocata in altro presidio ospedaliero malgrado fosse stata prevista a Ragusa nell’allegato 2 al D.A. 46 del 14/01/2015. Tutto in barba ai volumi di attività, alla centralità geografica, ai presupposti organizzativi e funzionali.
Altro caso, la stroke unit di 1° livello a gestione neurologica come espressamente richiesto dalla conferenza Stato Regioni ma non è prevista all’interno del ‘Giovanni Paolo II’ che pure dispone dell’emodinamica e della diagnostica vascolare e radiologica che sono di fondamentale supporto per la stroke unit.
Ragusa necessita di infermieri e quei pochi che arrivano vengono smistati da tutte le parti tranne a Ragusa città.
2) Sulle royalties per noi rimangono un gesto esemplare le dimissioni, per protesta, da presidente del consiglio comunale, di Giovanni Iacono ed intatte le motivazioni: Le royalties petrolifere sono un ‘risarcimento’ dato ad un Ente territoriale che ha la competenza assoluta sul sottosuolo e territorio.
I giacimenti sono di proprietà dello Stato, ma nel caso di perforazioni si creano tre condizioni OGGETTIVE di sfavore :
a. si creano vincoli nella porzione di territorio e delle servitù;
b. si occupa il sottosuolo e soprasuolo del territorio di competenza;
c. si creano condizioni di pericolo e di possibile inquinamento e quindi si crea un rischio a carico dell’ente territoriale stesso.
Non ci azzeccano nulla altri enti territoriali riguardo al ‘risarcimento’ né per altro.
3) Sulle voci riguardanti ulteriore destinazione a discarica per l’intera provincia di Cava dei Modicani, riteniamo che NON si debba fare alcuna altra discarica e Cava dei Modicani non può diventare la pattumiera provinciale anche perché le ‘pattumiere’ sono metodologie superate.
Il ciclo dei rifiuti non prevede più discariche. Non è stato previsto in nessun piano, né provinciale né regionale dei rifiuti che cava dei modicani si allargasse, anzi, il piano provinciale prevede discarica in altro territorio adatto per le caratteristiche geologiche a contenere discariche e non certo a Ragusa dove il terreno è classificabile come ‘fratturato’ e, soprattutto, ‘carsificato’.
Abbiamo molta fiducia in chi amministra la città di Ragusa e siamo certi che saranno attenti e determinati a difesa del territorio e della città di Ragusa, noi sosterremo tutto ciò che è in coerenza con le posizioni sopra espresse e vigileremo perché riteniamo questi ambiti fondamentali e non negoziabili.
Il Direttivo di Partecipiamo Il Direttivo di Liberi Cittadini